lunedì 20 aprile 2009

20 Aprile 2009: vince la legge di Cerroni

Tutto è andato secondo copione.

Cerroni ha dettato il copione e la Conferenza dei Servizi si è adeguata ai suoi voleri, approvando il settimo invaso della discarica e l'inceneritore di Albano.

Siamo ormai alla sospensione delle regole democratiche nella Regione Lazio, il tutto alla vigilia del 25 Aprile.

Marrazzo ha finito per distruggere quello che rimaneva della sua squallida e misera figura.

Il vero Presidente dei Cerroni Boys è Di Carlo.

Peccato che a cena con Cerroni non sia andato solo Di Carlo, ma centinaia di consiglieri comunali, provinciali e regionali, oltre che deputati, senatori, sindaci, portaborse e cassieri dei partiti.

Abbiamo i nomi di due consiglieri comunali di Albano.

E' ora di ripulire le istituzioni di questa gentaglia, di chiedere coerenza a TUTTI i partiti e a TUTTI i consiglieri (comunali, provinciali e regionali).

E' ora di denunciare, pubblicamente e alla Procura della Repubblica, i drammi che la gente vive nelle proprie case (le statistiche che Messineo ha fatto vedere all'Espresso).

Ci sono arrivate decine di email, raccontano i drammi che vivono le famiglie di Pavona (e così di Albano, Cecchina e Roncigliano).

Purtroppo alcune forze politiche, per mantenere qualche inutile poltronica, non hanno il coraggio di lasciare da solo Marrazzo e i suoi intrallazzi con Cerroni & co.

Abbiamo visto in questi giorni il manifesto del PD di Castel Gandolfo, poverini. Si attiveranno in tutte le sedi per evitare la costruzione dell'inceneritore di Albano.

Il popolo li spazzerà tutti via, perchè assolutamente inutili ed insignificanti!!!!

Ho visto in questo fine settimana il piano dei rifiuti della Regione Lombardia: 3.000 pagine.

Il piano Marrazzo è un misero piano di sole 15 paginette a servizio di Cerroni.

In Lombardia, le scuole, quelle elementari, quelle materne, gli asili nido, non possono stare in un raggio inferiore ai 1.000 metri da una discarica.

E, invece, nel Lazio, ad Albano, questo è possibile!!!!!!!!!!!

E nessun consigliere (regionale, provinciale, comunale) dice nulla. Si informa. Protesta.

Vale la legge Cerroni (la puzza della discarica si sente solo fino a 25 metri).

Dopo il 20 aprile 2009 nulla rimarrà come prima.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

La notizia, anche se da copione, mi deprime e non poco. Ma l'amore per i miei figli mi spinge a lottare ancora con più determinazione e rabbia. Dobbiamo rendere pubblico questo schifo che ci circonda, dobbiamo perseverare in questa legittima lotta. Io lo faro', da subito.

Patrizia

Unknown ha detto...

"Viva suà mesta Cerroni!!....arriva la grande opera! ..........che i massoni rifocillera!"

Tutto come da copione.
Che tristezza. Che paese di merda!!

Anonimo ha detto...

Mi rispecchio esattamente nel messaggio di Patrizia che sottoscrivo pienamente.

Filippo

Anonimo ha detto...

Lotta.

Anonimo ha detto...

Cerroni – Democrazia: 1 – 0

Anche ad Albano lo squadrone di Cerroni, guidato dal suo capitano Piero Marrazzo, con il centravanti di sfondamento Mario Di Carlo e composto dai vari Sindaci e Amministratori locali di PDL e PdsenzaL ha riportato una grossa vittoria sulla Democrazia e il Diritto dei Cittadini

Ciao
Maurizio

Comitato Sotto terra il treno ha detto...

COMUNICATO STAMPA

RIFIUTI, ALBANO. PRC: “COMPROMESSI I RAPPORTI CON LA MAGGIORANZA”

“Il ‘sì’ da parte della Regione all’inceneritore di Albano nella Conferenza dei servizi che si è riunita ieri è un fatto grave che crea un ulteriore scollamento della Giunta Marrazzo dalle comunità locali e compromette i rapporti all’interno della maggioranza”. Lo dichiarano in una nota congiunta la segretaria regionale del Prc Loredana Fraleone e il capogruppo alla Regione Ivano Peduzzi.

“Per Rifondazione comunista, come abbiamo sottolineato più volte – aggiungono - quella di Albano è una questione cruciale su cui non siamo disposti a compromessi. L’inceneritore non risolve il problema del ciclo dei rifiuti, danneggia la salute dei cittadini e il territorio, umilia le amministrazioni locali che com’è noto hanno espresso chiaramente contrarietà al progetto. Non vorremmo - proseguono - che per l’ennesima volta risultasse più importante accontentare gli interessi di pochi rispetto a quelli collettivi.

Il Prc Lazio, a questo punto, prende atto della posizione del presidente Marrazzo e della rottura che si è determinata e valuterà nel prossimo Comitato politico regionale le decisioni da prendere e le iniziative da mettere in campo”.

Roma, 21 aprile 2009

Comitato Sotto terra il treno ha detto...

ciao Danilo,
ho trovato un comunicato stampa del 2003 in cui il sindaco di albano
laziale tranquillizzava la popolazione.

http://www.comune.albanolaziale.rm.it/comune/UfficioStampa/Comunicato_arch2003.asp?Titolo=Termovalorizzatore+Pomezia%3A+Mattei+precisa

Comitato Sotto terra il treno ha detto...

Dipartimento per il coordinamento amministrativo

Norme in materia di conferenza di servizi.
Linee guida operative per la remissione al Consiglio dei Ministri.
Legge 7 agosto 1990, n. 241, artt. 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater
Pubblicato nella Gazz. Uff. 2 gennaio 2003, n. 1.



2.2. Le decisioni in seno alla conferenza vengono adottate secondo il principio della maggioranza e non dell'unanimità, (come previsto dalla originaria formulazione della legge n. 241 del 1990).
2.3. Tale principio soffre tuttavia di alcune fondamentali eccezioni:
a) nel caso in cui tra le amministrazioni dissenzienti (in minoranza) vi siano alcuni soggetti portatori di particolari interessi sensibili (salute, paesaggio, patrimonio storico-artistico e ambiente), la decisione non può essere adottata a maggioranza dalla amministrazione procedente, la quale dovrà invece richiedere la determinazione sostitutiva all'organo collegiale di governo competente


ANCORA UNA VOLTA, QUINDI UN ATTO ILLEGITTIMO

andrea

Comitato Sotto terra il treno ha detto...

GASSIFICATORE ALBANO: FONTANA (SINISTRA), MARRAZZO DISPONGA MORATORIA PER IMPIANTO
ROMA, 21/04/2009 12:50
(Meridiananotizie) Roma, 21 apr – “Chiediamo al presidente Marrazzo una moratoria sul gassificatore di Albano. L’approvazione della conferenza dei servizi dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) preoccupa perché nonostante la contrarietà di tutte le amministrazioni locali del territorio e il parere negativo della Asl RmH, si è deciso di determinare l’autorizzazione per l’impianto. Ma non è pensabile poter realizzare impianti di questa natura contro tutto e tutti, ignorando le ricadute sanitarie e ambientali sul territorio”. Lo dichiara Enrico Fontana, Capogruppo della Sinistra al Consiglio regionale del Lazio. “Siamo stati sempre convinti dell’inutilità del gassificatore di Albano per uscire dall’emergenza rifiuti -spiega Fontana - considerando anche che per la sua costruzione e entrata in esercizio ci vorranno almeno quattro anni”. “Serve - conclude Fontana - una moratoria per valutare tutti questi aspetti e le possibili alternative per completare la programmazione regionale in materia di rifiuti”.(Meridiananotizie)

Comitato Sotto terra il treno ha detto...

Sei ancora convinto, mi riferisco a Danilo, che in uno stato come il
nostro (loro), siano mai esistite regole "democratiche"??????
o che presentadoti alle elezioni potresti cambiare un sistema che è marcio sin dalla più profonda radice???
No Danì, io a queste cose non ho mai creduto e mai crederò e questa ne è l'ennesima dimostrazione.
Era abbastanza evidente che per aver mantenuto la data del 20 era
cambiato qualcosa, e questo qualcosa garantiva la loro impunità.

Gianni

Anonimo ha detto...

Il fatto è grave, che sia alla vigilia del 25 aprile sinceramente mi lascia indifferente............