lunedì 19 agosto 2013

Chi sono i proprietari della nuova discarica di Roma?


Nel precedente articolo avevamo riportato che la Ecofer Ambiente Spa, la società della nuova discarica di Roma, dipende dalla “SOFIR Società Fiduciaria e di revisione SRL” (60%), dalla “Corduso Società fiduciaria per azioni” (39%) e da Fiori Valerio (1%).

Sulla SOFIR il Corriere della Sera pubblicò il 22 marzo 2012 un articolo molto illuminante, che riportiamo integralmente.


“Dentro le fiduciarie. Nomi e cognomi dei titolari dei conti. Il truffatore, il fallito, l'imprenditore di moda con 50 negozi nel mondo, i fratelli torinesi con le sponde in Uruguay, albergatori e perfino un narcotrafficante. Tutti ex evasori che con lo scudo hanno sanato la loro posizione. Pensavano di rimanere anonimi.

Ma un sospetto boom di mandati fiduciari ha fatto scattare l'ispezione dell'Uif-Bankitalia che ha rilevato violazioni e irregolarità. Le carte sono finite in tre procure.

Le fiduciarie. Le due società fiduciarie in questione sono la Sofir di Bologna e la Compagnia fiduciaria di Genova (Cfg). Entrambe private e non legate a gruppi bancari. Hanno scudato per conto dei clienti centinaia di milioni, in gran parte da San Marino. E' soprattutto la Sofir  a finire nel mirino  dell'unità antiriciclaggio di Bankitalia per una lunga serie di irregolarità nell'identificare i fiducianti e la provenienza del danaro. La Sofir nasconde segreti di mezza Emilia Romagna con almeno 500 aziende intestate.Tra queste anche la Teti, la finanziaria dell'ex Unipol Giovanni Consorte. E caso vuole, per conto terzi, anche la Research  control system (Rcs), apparecchi per intercettazioni: quelli della famosa frase (Fassino-Consorte) "Abbiamo una banca!".

Scarpe, design e soldi black. Stilista di scarpe dai tacchi vertiginosi, oggetti da 500 euro. Origini riminesi, Giuseppe Zanotti "nel 2000 - recita la biografia ufficiale - apre la prima boutique a Milano. Seguono New York, Parigi, Londra, Mosca, Dubai, per un totale di circa 50 punti vendita nel mondo". Show room in via Montenapoleone e soldi a San Marino, sotto forma di liquidità e partecipazioni (schermate da un'alta fiduciaria) in Asset  Banca. Poi il tutto (quota della moglie compresa) è stato regolarizzato. Totale: 2,5 milioni di 'ex nero'. Stesso percorso per tre signore, madre e figlie, proprietarie dei tre Toni Hotels a Rimini. Anche loro azioniste occulte di Asset. A San Marino avevano 4,5 milioni.

Il fallito e l'Uruguay.L'azienda fallisce, dipendenti e creditori restano col cerino in mano e lui, l'imprenditore, che fa? Regolarizza i soldi sottratti al Fisco , 1,2 milioni detenuti nella Cassa di San Marino. Si chiama Arturo Spini, la Sofir "dimenticò" l'adeguata verifica. E così per un altro fiduciante scudato, Fabio Porcellini, indagato dalla procura di Forlì e collegato a Flavio Carboni.

L'elenco è lungo ma i fratelli torinesi Walter e Marco Ceresa spiccano per importi e internazionalità. Il primo è, tra l'altro, presidente di Iren Energia, una delle principali controllate del gruppo Iren, quotato in Borsa. Gestiscono il loro patrimonio da due fondazioni del Liechtenstein (Mactch Point e Gae Stars stiftung), hanno quote in società uruguaiane, hanno scudato polizze assicurative e perfino un credito in contenzionso con la Pivat Bank di Zurigo. Avevano nascosto al Fisco ben 18 milioni. La Sofir glieli ha scudati tra molte irregolarità. 

E  ha chiuso due occhi quando Giovanni Battista Lancini, finanziere che tentò la scalata al Verona Calcio, aveva acceso un mandato per far rientrare da San Marino 2 milioni. Lancini aveva precedenti penali per truffa. E Nicola Femia, mai segnalato dalla Sofir? Aprì il mandato fiduciario 2008-108 per 'coprire' le quote della società Tecnoslot, un enorme volume d'affari nei videogame. Femia è stato condannato ed arrestato per reati gravi, è considerato un narcotrafficante legato alla 'ndrangheta  della Locride. La Sofir ha fatto finta di non vedere. Anche a questo servono le fiduciarie.”

Sulla base delle informazioni riportate nell’articolo del Corriere della Sera l’on. Elio Lannutti ha presentato un’interrogazione parlamentare il 22 marzo 2012.

Perché il Commissario Straordinario Goffredo Sottile, un prefetto in pensione, già corresponsabile della disastrosa gestione dei rifiuti in Campania, vuole in pieno agosto consegnare la gestione dei rifiuti di Roma, un affare da 100 milioni di euro l’anno, senza alcuna gara d’appalto e in modo illegale alla Ecofer Ambiente Spa, che fa capo alla fiduciaria SOFIR, già nota per le sue spregiudicate operazioni finanziarie?

L’Italia ha bisogno di rottamare questo vecchiume di politici e burocrati di stato che stanno portando il Paese al disastro economico, sociale e morale!!!!!!!

Il seguito alla prossima puntata.

ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO

I giochi sporchi sulla nuova discarica di Roma  






1 commento:

Comitato Sotto terra il treno ha detto...

Per diffusione.

http://www.eur.roma.it/il-quartiere/news/le-altre-news/articolo/chi-sono-i-proprietari-della-nuova-discarica-di-roma.html?no_cache=1

Ciao,
Paolo