mercoledì 17 agosto 2011

Ecco come sotterrano la nostra salute (e l’immondizia): Vivere nella Discarica di Roncigliano (Albano laziale)

Articolo 32 della Costituzione Italiana ”La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”

Le buche di questa discarica già strapiena e mai bonificata sono 6; invece di chiudere questa bomba che inquina da 30 anni, hanno scavato, come se qui non abitasse nessuno.

Vivo di fronte a questa vergogna da quando ero bambina, dalle mie finestre vedo l’immondizia.

L’estate non posso far giocare i miei figli in giardino, l’aria è irrespirabile, la puzza ti entra dentro e non ti liberi. La notte con 40 gradi dormiamo con le finestre chiuse, tappati dentro come carcerati, non abbiamo l’acqua potabile e quella del pozzo è inquinata dal percolato che filtra dalla discarica.

D’estate le mosche invadono ogni cosa, come fossimo nell’ultimo dei peggiori paesi dimenticati.

Chi ha deciso che la vita dei nostri figli e la nostra vale così poco?

Chi ha deciso che per l’incapacità di alcuni dobbiamo pagare noi?

Questa buca che stanno scavando è a 150 metri dalle nostre abitazioni, a 500 metri dalla scuola elementare in cui mandiamo i nostri figli.

Questo è inaccettabile, improponibile; l’incapacità di mettere in piedi un servizio decente è pagata sempre dai cittadini, ad ogni elezione ci raccontano della bonifica della discarica, della copertura con alberi, del bosco che sorgerà sopra la discarica, ed invece, ecco che spunta una nuova buca gigantesca, che si vede dall’Ardeatina, una buca in cui verranno buttati per anni rifiuti di tutti i tipi, inquinanti, puzzolenti.

C’è qualche amministratore pronto a fare quello che è stato chiamato a fare veramente?

Tutelare i cittadini e allo stesso tempo offrire il servizio per cui è pagato.

Le soluzioni esistono, perché non vengono prese in considerazione?

La differenziata non viene fatta partire eppure è ormai dimostrato che se attuata è un guadagno per il comune e non un costo; allora che cosa o chi la impedisce?

Noi non siamo fantasmi, le tante case che sono intorno alla discarica sono abitate da famiglie vere, con bambini, anziani, gente che lavora, che paga le tasse; siamo stanchi di sopportare questa prepotenza, siamo stanchi di non essere considerati.

Non è nostro dovere trovare la soluzione al problema rifiuti, ci sono persone pagate per fare questo e lo devono fare tenendo in considerazione la tutela delle persone, è obbligo degli amministratori gestire il servizio della raccolta rifiuti utilizzando le uniche soluzioni possibili, raccolta differenziata, riciclo, riutilizzo, riduzione rifiuti alla fonte e tutte quelle alternative che non prevedono l’aggravarsi di situazioni ambientali già compromesse da inquinamento di diverso tipo.

Anche chi abita in campagna ha diritto di vivere, anche chi abita in campagna ha diritto alla salute.

Un fantasma del Villaggio Ardeatino

Lettera firmata

venerdì 12 agosto 2011

Basta con gli sperperi della casta! Basta con i finanziamenti agli inceneritori!

L’Italia è in un momento di gravissima crisi economica e finanziaria.

Il Governo, le opposizioni e la Confindustria, tutta la classe dirigente del Paese (meglio nota come la casta) è in confusione totale e non riesce a spiegarsi i motivi della situazione di disastro in cui hanno ridotto il Paese.

Grazie alla casta, l’Italia è l’unico Paese al mondo che “brucia” ingenti risorse pubbliche negli inceneritori tramite i CIP6.

Questo gigantesco sperpero di risorse pubbliche viene mascherato da finanziamento alle fonti energetiche rinnovabili.

Vista la clamorosa falsità, la Commissione europea ha già avviato una procedura di infrazione contro l'Italia per gli incentivi dati dal governo italiano per produrre energia bruciando rifiuti inorganici considerandoli "fonte rinnovabile".

Grazie alla casta, chi gestisce l'inceneritore (in primis la Mercegaglia, Presidente di Confindustria) può vendere al GSE (la società cui è affidato il compito di assicurare la fornitura di energia elettrica italiana) la propria produzione elettrica a un costo circa triplo rispetto a quanto può fare chi produce elettricità usando metano, petrolio o carbone.

Ma chi paga le scelte scellerate della casta in tema di inceneritori???


I costi di tali incentivi ricadono sulle bollette degli utenti.

I prezzi dell’energia elettrica in Italia sono i più alti d’Europa.

A pagare sono le famiglie (che vedono contrarsi i propri consumi) e le imprese (che sono sempre più deboli e meno competitive).

Bruciare ingenti risorse negli inceneritori è un errore disastroso, in quanto determina la contrazione dei consumi delle nostre famiglie e rende meno competitive le nostre imprese.

Il risultato delle scelte scellerate della casta in tema di inceneritori sono gravissime sul piano economico:
  • un freno allo sviluppo del Paese;
  • un regalo alle lobby degli inceneritori.

Un’intera classe dirigente (il Governo, l’opposizione, la Confindustria) ha fallito e ha portato il Paese nel baratro.

Vanno affrontati, con estrema urgenza, i nodi che hanno bloccato lo sviluppo economico del Paese e che hanno determinato uno sperpero di immense risorse pubbliche, a cominciare dagli inceneritori.

Basta con gli sperperi della casta!
Basta con i finanziamenti (CIP6) agli inceneritori!