venerdì 24 aprile 2009

Più forte il PD, più forte CERRONI



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E' iniziata la campagna per le elezioni europee 2009 e anche noi abbiamo preparato il primo manifesto sull'inceneritore di Albano.

La Regione Lazio (Marrazzo) e la Provincia di Roma (Zingaretti) hanno deciso nella Conferenza dei Servizi di dare l'Autorizzazione di Impatto Ambientale all'inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni.

Contro tutto e contro tutti.

Contro il parere della popolazione.

Contro il parere di 6 consigli comunali (anche Lanuvio ha votato la mozione contro l'inceneritore di Albano).

Contro il parere della ASL di Albano, che ha messo in evidenza l'emergenza idrica che vive il territorio (8 comuni dei Castelli Romani sono in deroga rispetto alle normative nazionali sulle acque) e l'emergenza sanitaria connessa con un eccezionale aumento della mortalità per tumori.

Invece di difendere il diritto alla salute degli abitanti dei Castelli Romani, Marrazzo e Zingaretti hanno scelto di servire Cerroni.

"Il Lazio è la nuova Gomorra!" ha titolato il settimanale L'Espresso.

La Corte dei Conti ha denunciato che nel Lazio "l’emergenza è stata disposta unicamente allo scopo di determinare la sospensione dell’applicazione delle normative di settore, limitare gli obblighi di concertazione ed il principio di ripartizione delle competenze".

"Suscita notevoli perplessità e preoccupazione, per la palese violazione delle direttive comunitarie e nazionali sulla concorrenza, che" (Corte dei Conti) "per l’impianto di gassificazione di Malagrotta sarebbero intervenuti atti amministrativi di assegnazione dei lavori di costruzione e di esercizio nell’ambito di una non meglio chiarita procedura di affidamento diretto" (Dipartimento della Protezione Civile).

Anche per l'inceneritore di Albano non c'è stata alcuna gara, nazionale o internazionale. Tutto è stato deciso con l'accordo della coda alla vaccinara.

Inoltre, come ha rilevato il Consiglio di Stato, si è creato il rischio di consolidare la sovrapposizione di un sistema amministrativo e di gestione alternativo a quello ordinario con l’effetto “di estromettere completamente i Comuni e quindi le comunità che esprime la Amministrazione di livello locale dalla gestione di
significativi aspetti della vita delle comunità medesime
”.

Siamo, quindi, alla sospensione delle regole democratiche.

Le responsabilità di Marrazzo e di Zingaretti sono gravissime.

Non ci sono regole nella Regione Lazio: vale solo la Legge di Cerroni.

E' ora che il popolo dia una severa lezione al partito dei Cerroni Boys (il PD) alle prossime elezioni europee (e poi alle regionali).

Di fronte a questa grave emergenza democratica, chiediamo agli alleati (Sinistra e Di Pietro) di prendere una posizione chiara di rottura delle alleanze con il PD di Cerroni.

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2 commenti:

Comitato Sotto terra il treno ha detto...

Contro la scelta dell'inceneritore ad Albano Laziale il PRC esca dal governo della Regione Lazio

Lunedì 20 aprile 2009 la Conferenza dei Servizi della Regione Lazio ha rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la costruzione dell’inceneritore di Albano, senza tenere conto del parere contrario della ASL, per altro non presente alla Conferenza e della contrarietà dei Comuni direttamente interessati (Albano, Ardea, Pomezia), ignorando completamente la volontà dei cittadini dei Castelli, espressa attraverso i numerosi cortei e manifestazioni largamente partecipati e sostenuti dal PRC.

Come tutti ormai già sappiamo, il gassificatore di Albano sarebbe assolutamente inutile rispetto ai bisogni della zona, per non parlare del negativo impatto ambientale che avrebbe in un’area con una così alta densità abitativa.

Io mi chiedo come sia possibile che l’ideatore di “Mi Manda Rai Tre”, trasmissione televisiva concepita per la tutela dei diritti dei cittadini, possa aver appoggiato gli interessi di pochi a danno della comunità, calpestando gli enti locali e sanitari. Marrazzo è stato eletto anche grazie ai nostri voti, ma noi non appoggiamo affatto la sua scelta, anzi la disdegniamo e pretendiamo più attenzione verso le effettive esigenze territoriali, della popolazione e dei suoi elettori.

La Federazione Castelli di Rifondazione Comunista ha portato avanti, e continuerà a rappresentare, la lotta contro l’inceneritore di Albano, dando voce ai residenti e a tutti i cittadini dei Castelli Romani. Per questo io chiedo che, di fronte a tale atto così opposto ai valori e ai principi di civiltà e di democrazia che noi difendiamo e rivendichiamo, il partito esca dalla maggioranza .

Ritengo che il PRC non possa continuare a partecipare ad una maggioranza che non si preoccupi degli interessi dei cittadini ma che invece sia prevaricata da logiche di tornaconto particolare, in questo caso suscitate da Di Carlo e Marrazzo!

Inoltre, mi domando cosa intendano fare i Verdi, Sinistra Democratica e i fuoriusciti dal partito, ora in Sinistra e Libertà (che sono in Giunta con i nostri voti). Tutti loro hanno partecipato alle nostre battaglie in piazza definendosi sostenitori della causa e dei diritti sociali in genere, mentre, alla luce di un così grave accaduto, da parte loro c’è stato soltanto silenzio o “preoccupazione”. Invito anche loro a non farsi soggiogare in nome di una poltrona e ad essere coerenti con quanto sostenuto finora.

PRC – SE FEDERAZIONE
CASTELLI LITORANEA COLLEFERRO
Danilo Marra

macchese ha detto...

meno PD, meno inceneritori!