Le sorprese per i Cerroni Boys non finiscono mai.
Il Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL Roma H ha fornito parere NEGATIVO in merito all’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’inceneritore di Albano.
Di seguito riportiamo le gravissime accuse della USL di Albano contro il grande affare dell’inceneritore di Albano, sponsorizzato dal signor Cerroni con la complicità dei suoi Boys (Di Carlo, Marrazzo e Alemanno).
“La messa in esercizio dell’impianto in località Cecchina potrebbe determinare la necessità di un approvigionameno di acqua pari a 28 metri cubi ora per le tre linee di gassificazione con un consumo annuale minimo di 218.000 mc/anno.
Ora, poiché tale quantità di acqua (o anche poco più che una limitata frazione di essa) sarebbe incompatibile con il mantenimento di una condizione igienica adeguata del territorio, sarebbe importante definire in modo il più possibile certo quanta parte del risparmio idrico sia ipotizzata dalla proposta di spostare il carico termico sui circuiti ad aria (e quanto eventuale inquinamento acustico ne deriverebbe).
E’ infatti da notare che il territorio è affetto da gravissime carenze idriche al punto da condizionarne la nomina di un Commissario per l’Emergenza Idrica ed occorre anche tener presente che l’acqua utilizzabile è comunque oggetto di una deroga regionale in ordine alla presenza di metalli.
Ed è evidente che tale condizione concorrerebbe, in caso di maggiore utilizzo della risorsa idrica, ad un ipotetico peggioramento della presenza percentuale di sostanze nocive.
Né peraltro tale condizione potrebbe verosimilmente ritenersi mutata nel caso in cui si intenda provvedere con la escavazione di un pozzo dedicato o anche nel caso in cui si intenda attivare una riserva idrica di acqua piovana (es. per circa 10.000 mc) in considerazione della tipologia delle precipitazioni atmosferiche nella zona e dei periodi siccitosi ricorrenti”.
Si deve confermare quanto già espresso in ordine alle distanze sia per quanto riguarda le emissioni odorigene sia per quanto riguarda le zone urbanizzate interessate dalla possibile ricaduta delle polveri (Massimetta, Cancelliera, Villafranca, Quarto Palazzo, Villaggio Ardeatino, Valle Gaia)”.
Di fronte a questo scempio ambientale, certificato dalla USL locale, la posizione del Consiglio Comunale di Genzano, che ha bocciato la mozione contro l’inceneritore di Albano, è gravissima.
In particolare, il PD di Genzano, già grande sostenitore dell’Assessore Di Carlo, diventa il garante sul territorio degli affari di Cerroni, fornendo la sua corte di tecnici per la direzione dei lavori dell’inceneritore.
Il grande affare dell’inceneritore di Albano è iniziato, ma questa classe politica che sostiene le proposte indecenti di Cerroni contro il nostro territorio verrà spazzata via.
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