domenica 15 febbraio 2009

Un Paese in crisi nelle mani della lobby degli inceneritori

L’ISTAT in questi giorni ha pubblicato l’Indice per la produzione industriale aggiornato al mese di dicembre 2008.

Nel mese di dicembre 2008 l’indice della produzione industriale ha segnato, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, pesanti variazioni negative:
- Mezzi di trasporto: -31,5%
- Lavorazione di minerali non metalliferi: -25,3%
- Gomma e materie plastiche: -25,2%
- Produzione di metallo e prodotti in metallo: -22,4%.

Nel confronto tra la media dell’intero anno 2008 e quella del 2007, vanno anche segnalate le seguenti diminuzioni:
- Pelli e calzature: -10,2%,
- Legno e prodotti in legno: -9,8%,
- Estrazione di minerali: -9,3%.

Mentre il nostro sistema produttivo segnava la più grande crisi dal dopoguerra, il parlamento italiano era impegnato (si fa per dire) a finanziare l’unico settore che non conosce crisi: il settore degli inceneritori.

In data 22 dicembre 2008 il Senato ha approvato il decreto sull’emergenza rifiuti (leggi l’articolo “La profezia dell’Espresso:“Se un domani il parlamento italiano cambiasse la legge, allora gli investimenti di Cerroni avrebbero molto, ma molto senso"").

Il decreto riconferma il meccanismo Cip6, cioè l’acquisto da parte del GSE (Gestore dei servizi elettrici) dell’elettricità prodotta dagli inceneritori a una tariffa maggiorata.

Quanto costeranno gli incentivi che il nuovo decreto ha esteso?

Il decreto produrrà un aggravio dei costi dell’energia elettrica per le famiglie e le imprese italiane per circa 2 miliardi di euro.

Questo provvedimento colpisce pesantemente le famiglie e le imprese italiane in un periodo di grave crisi economica e finanziaria. Per le imprese italiane, che già pagano il costo dell’elettricità più alto d’Europa, sarà un colpo durissimo.

Il tutto per accontentare la lobby degli inceneritori (Marcegaglia, Cerroni & co.).

Non solo le Regioni dell’emergenza potranno costruire nuovi inceneritori incentivati, ma il regime agevolato Cip6 verrà riconosciuto a tutti gli impianti in costruzione o entrati in esercizio prima del 31 dicembre 2008.

ll signor Cerroni, grazie alla inconsistenza dei suoi boys (Marrazzo, Di Carlo, Alemanno), si è già prenotato per la grande abbuffata di CIP6 comunicando un finto inizio lavori per l’inceneritore di Albano in data 29 dicembre 2008 (leggi l’articolo “Buon appetito ai nuovi furbetti del consorzino”).

Queste sono le misure strutturali (tasse aggiuntive per 2 miliardi di euro sulle imprese e sulle famiglie per finanziare l’inceneritore di Cerroni) che il governo (PDL e Lega Nord) ha predisposto il 22 dicembre 2008 per rilanciare lo sviluppo del Paese ???

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