sabato 10 gennaio 2009

Buon appetito ai nuovi furbetti del consorzino


Sul giornale “Cinque giorni” del 9 gennaio 2009 il Sindaco di Albano ha candidamente dichiarato che i lavori dell’inceneritore di Albano sono iniziati il 29 dicembre 2008.

Perché tutta questa fretta?

Come già denunciato nell’articolo La profezia dell’Espresso:“Se un domani il parlamento italiano cambiasse la legge, allora gli investimenti di Cerroni avrebbero molto, ma molto senso" , il 22 dicembre 2008 il Senato ha approvato, in via definitiva, il decreto sull’emergenza rifiuti.

Il decreto riconferma il meccanismo Cip6, cioè l’acquisto da parte del GSE (Gestore dei servizi elettrici) dell’elettricità prodotta da certi tipi di impianti (“a fonti rinnovabili o assimilate”) a una tariffa maggiorata.

L’Italia continuerà a incentivare, come se fossero rinnovabili, fonti che non lo sono.

Il tutto è finanziato con un prelievo dalle bollette degli utenti, le famiglie e le imprese italiane.

In particolare, l'articolo 9 del decreto legge modifica la Finanziaria 2008.

Non solo le Regioni dell’emergenza potranno costruire nuovi inceneritori incentivati, ma il regime agevolato Cip6 verrà riconosciuto a tutti gli impianti in costruzione o entrati in esercizio prima del 31 dicembre 2008.

Siamo, quindi, all’incredibile!!!

Per rientrare nei finanziamenti previsti dal decreto approvato in tutta fretta dal Parlamento il 22 dicembre 2008, Cerroni & co. hanno predisposto “di corsa” i documenti di un finto inizio dei lavori, tra l’altro in presenza di un ricorso al TAR presentato dal Coordinamento contro l’inceneritore di Albano.

Il 22 dicembre 2008, appena approvato il decreto da parte del Senato, si è riunito per brindare il Consiglio di Amministrazione del Consorzio COEMA (il consorzio che riunisce in affari Cerroni, AMA e ACEA), che ha immediatamente affidato i lavori di costruzione dell’inceneritore di Albano alla Pontina Ambiente s.r.l. (l’ennesima società del signor Cerroni).

Mentre il signor Cerroni tesseva la sua tela, anticipata mesi fa nei minimi dettagli al giornalista dell’Espresso, nelle stesse ore la classe politica romana (forse neanche informata dal signor Cerroni) si dilettava “a pettinare le bambole”.

Il Sindaco di Roma Alemanno di giorno fa la voce grossa contro Cerroni, mentre di notte lavora alla costruzione dell’inceneritore di Albano sotto la guida di Cerroni.

Alemanno di giorno dice che i prossimi impianti (discariche ed inceneritori) dovranno essere situati su proprietà pubblica, mentre di notte lavora per costruire l’inceneritore di Albano sui terreni di Cerroni.

Alemanno di giorno chiede a Marrazzo di non usare la tecnologia dell’inceneritore di Albano, mentre di notte la sua AMA cerca di capire qualcosa del progetto dell’inceneritore di Albano predisposto da Cerroni con i suoi amici giapponesi.

Il Presidente della Regione Lazio, Marrazzo, ha rilasciato il 7 gennaio 2009 alcune demenziali dichiarazioni alla stampa: «Sono convinto che il Comune di Roma debba dare un segnale forte con Acea ed Ama. L'impianto di Albano è autorizzato e può partire. Sono pronto a sostenere il Comune di Roma per renderlo interamente pubblico».

Mentre Alemanno e Marrazzo “pettinavano le bambole”, Cerroni ha incassato il decreto per usufruire dei 400 milioni di euro di fondi CIP6.

In merito all’impegno del Sindaco di Albano a difesa del suo territorio, sottoscriviamo le dichiarazioni del Consigliere Regionale Robilotta riportate sul giornale “Cinque giorni”:
«Il gassificatore di Albano si farà anche grazie al senso di responsabilità del sindaco di Albano Marco Mattei». Parola del Donato Robilotta, consigliere regionale dei socialisti riformisti, che dell'impianto targato Ama-Acea è stato ed è un grande sostenitore.
Per la verità, consigliere, Mattei anche oggi nell'intervista con Cinque, ribadisce la sua contrarietà e quella del Consiglio comunale all'impianto, facendo riferimento a un ordine del giorno approvato non più di qualche mese fa.
«Appunto - spiega Robilotta - quando le cose erano già fatte. E' contato, invece, e molto, l'atteggiamento tenuto dal sindaco di Albano nel corso di tutti questi anni. Mattei ha sempre dimostrato di voler chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio dei Castelli Romani e oggi è grazie a lui se questo potrà esser realizzato con la costruzione del gassificatore di Albano».

Mattei passerà alla storia di Albano per essere stato il Sindaco corresponsabile del più grande scempio ambientale della storia dei Castelli Romani.

PS – Pare, sembra, si dice che il signor Cerroni stia organizzando una cena particolare per festeggiare l’affare dell’inceneritore di Albano. Pare, sembra, si dice che Alemanno non AMA la CODA alla VACCINARA, ma vorrebbe riesumare, per l’eccezionale evento, i rigatoni alla PAJATA!!!!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vero abasta farsi un giro in zona ! stanno metendo la rette di recizione,