domenica 22 marzo 2009

Il coro di NO all’inceneritore

Albano, anche i trattori in piazza
Peduzzi (PRC): Marrazzo revochi le autorizzazioni
Si alza il coro del NO all’inceneritore di Roncigliano

Da "Nuovo Castelli Oggi" 22 marzo 2009
di Emanuele Romaggioli

Il freddo non ferma il popolo anti-inceneritore. Dopo le assemblee pubbliche di Cecchina ed Ariccia, il coordinamento è tornato in piazza per protestare contro l’impianto previsto a Roncigliano. E questa volta con delle novità.

Alle bandiere stavolta infatti si sono uniti i trattori del CRA: comitati agricoli riuniti. La posizione degli agricoltori è chiarissima. “Siamo scesi in campo perché l’inceneritore, oltre alle conclamate ripercussioni sulla salute, produrrà un grave danno all’agricoltura del territorio – spiega Fabio Caponecchi, membro del direttivo CRA di Latina – Saranno fortemente pregiudicate le colture Igp, Dop e Doc del territorio. E’ la stessa Unione Europea a dircelo. Non possiamo permettere tutto ciò. Ai Castelli ci sono prodotti di qualità legati alla coltura ortofrutticola, uliveti, piantagioni di kiwi. Che fine faranno?”

Partito da Piazza Mazzini, il corteo dei “500” è giunto fino ad Ariccia scandendo slogan duri come pietre. Tantissimi i comitati e le forze civiche che hanno aderito alla manifestazione: il Wwf, i no-fly di Ciampino, i no turbogas di Aprilia, Legambiente ad altre associazioni ecologiste.

Al corteo – così come aveva annunciato – ha preso parte il capogruppo regionale di Rifondazione Ivano Peduzzi, che ha lanciato un nuovo monito a Marrazzo. “Noi chiediamo che venga revocata l’autorizzazione all’inceneritore – spiega Peduzzi – sia per questioni idrogeologiche sia per ragioni culturali. Realizzare un inceneritore rappresenta il fallimento della politica della raccolta differenziata, del riciclo e della riduzione dei rifiuti, spalancando le porte alle logiche del business”.

La domanda è d’obbligo, dunque: se l’inceneritore “passerà” uscirete dalla maggioranza? “Stiamo predisponendo una situazione di fine legislatura con Marrazzo su alcuni punti chiave: uno di questi è la politica energetica. E’ previsto un incontro imminente con la maggioranza – aggiunge Peduzzi – per discutere e ridefinire una serie di attriti. Se ci riterremo soddisfatti continueremo l’esperienza di giunta, altrimenti usciremo dalla coalizione”.

Una scelta chiara che non lascia margini di improvvisazione, forse una ulteriore garanzia per chi crede e va avanti sulla strada del NO.

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