Il giorno che Cerroni venne eletto Sindaco di Pisoniano, i suoi concittadini, che lo conoscevano bene, esclamarono: “Pori nui …”.
Correva l’anno 1978 e il signor Cerroni riusciva a piazzare due pagine sul giornale “Il Giorno”.
Nell’articolo sono riportati i materiali che Cerroni già selezionava dai rifiuti: carta, mangine, compost, metalli ferrosi, plastica, vetri, carlurb (oggi denominato Combustibile Da Rifiuti).
Le idee folli del signor Cerroni non iniziano, quindi, con gli inceneritori, ma vengono da molto lontano.
In particolare, è bene evidenziare la qualità del compost pensato e prodotto dal signor Cerroni: “è ottenuto con il BIORAPID, una macchina di nuova concezione che in tempi brevi trasforma la materia organica presente nei rifiuti … le proprietà fertilizzanti del compost potrebbero essere aumentate con un più alto contenuto di azoto, immettendo nel ciclo di trasformazione della materia organica presente nei rifiuti i fanghi degli impianti di depurazione e di digestione dei liquami da fogna, in percentuali che vanno dal 15 al 20%, risolvendo in tal modo egregiamente un altro grave problema.”
Un’idea affascinante, così amava definirla il signor Cerroni.
Obiettivo di Cerroni: “compost per restituire a 125.000 ettari di terreno la materia organica”.
Non sappiamo con esattezza quanto compost, marchio Cerroni, un concentrato micidiale di rifiuti e liquami da fogna, sia stato prodotto e sparso sui terreni di ignari agricoltori.
La fantasia malata del Cerroni non si è fermata al compost.
Perché non produrre dai rifiuti il mangime, “sotto forma di pellets, sfuso o insaccato, con contenuto di proteine per un 12-14% e di grassi per un 8-9%, per allevamento animali prevalentemente bovini”.
Anche in questo caso, l’obiettivo di Cerroni era di produrre “mangime per 65.000 tonnellate annue di carne bovina”.
Non sappiamo con esattezza quanto mangime per bovini, marchio Cerroni, sia stato prodotto dai rifiuti e dato ad ignari allevatori.
La storia di “mucca pazza” dovrebbe aver insegnato che non si scherza con l’ambiente, con la salute e la vita dei cittadini.
Questi i compiaciuti commenti della stampa dell’epoca “…assistendo divertiti alla raccolta dei rifuti, alla cernita, ai lavaggi, al surriscaldamento e infine alla lavorazione di prodotti che gli animali, di cui noi ci nutriamo, mangiano con assoluta noncuranza e di fertilizzanti che noi stessi riassorbiamo, con diletto del palato, attraverso succosi grappoli d’uva o grano o aromatiche ortaglie.”
Gli anni passano, ma la musica non cambia.
Prima il compost e il mangime, oggi gli inceneritori.
E ci saranno sempre tanti Cerroni Boys (un Marrazzo di turno, un figlio come Di Carlo, un amico come Robilotta, un Fontana e un Mattei, che di giorno dicono di NO e di notte dicono di SI) complici del signor Cerroni nei suoi crimini contro l’ambiente.
ULTIM’ORA: Il prossimo 3 novembre dovrebbe terminare il processo del pm Giuseppe Corasaniti sullo smaltimento illecito di rifiuti tossici e speciali nella discarica di Malagrotta.
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1 commento:
… le proprietà fertilizzanti del compost potrebbero essere aumentate con un più alto contenuto di azoto, immettendo nel ciclo di trasformazione della materia organica presente nei rifiuti i fanghi degli impianti di depurazione e di digestione dei liquami da fogna, in percentuali che vanno dal 15 al 20%, risolvendo in tal modo egregiamente un altro grave problema…
Un genio !
Ciao C.
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