di Emanuele Romaggioli
Dal giornale "Il Tempo"
"Gli inceneritori sono industrie che si vergognano del proprio nome. Di tanto in tanto, infatti, ne coniano uno nuovo, come termovalorizzatore o gassificatore".
Così Paul Connett ha aperto l’assembla anti-inceneritore di Pavona.
Il "padre" della teoria “ZeroWaste” (rifiuti zero) è stato ospite nella sala del centro anziani, gremita fino all’orlo.
Un grande successo “diplomatico” per il coordinamento contro l’inceneritore, che è riuscito a portare ai Castelli il maggior esperto di rifiuti del mondo.
Connett, Professore alla St. Lawrence University di New York, è il teorico del progetto "rifiuti zero 2020", un obiettivo da raggiungere attraverso un’azione a 360 gradi: raccolta porta a porta, riuso, riciclo, riduzione degli imballaggi, incentivi economici, compostaggio e de-costruzione.
Tutto, dunque, fuorché gli inceneritori, impianti-killer per la salute umana e per l’ecosistema.
"L’inceneritore che si vuole costruire qui ad Albano – ha spiegato Connett - è della stessa tipologia di quello di Karlsruhe, in Germania. Quest’ultimo è durato solo sei anni, poi è stato demolito per tutta una serie di motivi, tra cui fughe di gas nocivo".
Passando agli inceneritori di casa nostra, lo scienziato ha ricordato la bufala dell’impianto di Pietrasanta, (Lucca).
"Sull’inceneritore di Pietrasanta – ha continuato Connett- c’è una indagine in corso perché qualcuno ha manomesso il software dell’impianto, ritoccando per difetto i dati delle emissioni di diossina nell’aria".
Il "guru" del "ZeroWaste" è passato poi all’aspetto medico della questione.
"Gli inceneritori immettono in atmosfera materiali neurotossici, radicali liberi, diossina e furani. La diossina si accumula nel grasso animale e in quello del corpo umano, propagandosi anche ai feti".
Tutto ciò, ha continuato lo scienziato, è causa di "malattie allergiche, asma bronchiale, enfisemi, tumori ed anche possibilità di attacchi di cuore".
Sul progetto di Albano, Connett ha concluso sostenendo che "per quanto riguarda la zona dei Castelli il rischio è ancora maggiore a causa delle montagne, che rendono l’aria più stagnante".
Connett ha portato anche esempi virtuosi sulla "differenziata" in Italia.
"Novara è passata in 18 mesi al 75 per cento di raccolta differenziata".
Soddisfazione per l’esito dell’incontro è stata espressa da Marcello Scarponi, referente dei Verdi per la circoscrizione di Pavona. "La conferenza del Prof Connet ha ribadito l'inutilità e la dannosità degli impianti industriali per l'incenerimento dei rifiuti, proponendo una valida e percorribile alternativa che prevede l'obiettivo dei rifiuti zero per il 2020, ma sopratutto ha posto l'accento sulla necessità di una partecipazione attiva dei cittadini".
Dello stesso avviso anche Danilo Ballanti, esponente di spicco del coordinamento contro l’inceneritore. "Paul Connett ha dimostrato l’assurdità dell’idea alla base degli inceneritori, confermando ancora una volta che questi impianti sono strumenti di morte. E’ stato un grande successo averlo a Pavona. Il prossimo appuntamento sarà il 18 ottobre con un grande corteo cittadino".
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