Tratto da “Il Sole 24 Ore”
Riclicare fa bene, e non soltanto all’ambiente: dove la raccolta diffrenziata è più efficiente, anche le tasche dei cittadini risultano più alleggerite da tasse e spese per lo smaltimento dei rifiuti.
A spiegarlo è un’analisi dell’ufficio studi di Mediobanca per la fondazione Civicum di Milano.
La discriminante? Apparentemente, è proprio la tendenza degli abitanti al riciclo: a Milano, dove la spesa pro capite è di appena 139 euro, la percentuale di rifiuti differenziati è pari al 39,9% della raccolta totale. A Roma e Napoli, dove la spesa pro capite è rispettivamente di 157 e 185 euro, la percentuale di rifiuti differenziati scende rispettivamente al 18,6% e al 10,2%.
Ci sono tuttavia altri fattori da prendere in considerazione: l’Ama di Roma e l’Asia di Napoli non detengono la proprietà delle rispettive discariche comunali, ma sono costrette a pagare per il deposito dei rifiuti, incrementando ulteriormente i costi.
Lì dove la raccolta differenziata raggiunge percentuali accettabili, vicversa, lo smaltimento non rappresenta più un costo ma un’opportunità, poiché i materiali riciclabili possono essere venduti a operatori di terzi.
Dove la compagnia è più efficinte, insomma, anche la raccolta differenziata è migliore, e viceversa.
Un circolo virtuoso che si rispecchia, oltre che in un risparmio per i cittadini, anche nei risultati delle società prese in esame dall’analisi: nel 2006, l’Ama ha chiuso un bilancio con una perdita di 7 milioni di euro e l’Asia era in rosso di quasi 30 milioni, laddove l’Amsa di Milano ha registrato utili per 3 milioni di euro.
Tweet
Nessun commento:
Posta un commento