(Roma - Attualità da castellinew.it) - Si torna a parlare di Albano e del suo inceneritore. Stavolta è il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni che, chiedendo un pronto intervento ad Alemanno sulla questione rifiuti, indica Roncigliano, augurandosi una pronta attivazione viste le «tecnologie all'avanguardia, nella tutela e nella sicurezza dei cittadini». Giudizi probabilmente molto ottimistici, viste anche le ultime analisi dei movimenti che si oppongono all'inceneritore. Questi credono sì, che le tecnologie siano modernissime, fin troppo. Secondo i No Inc infatti questa tipologia di struttura non è mai stata sperimentata nel mondo.
Dopo la lettura di questo articolo su Castellinew.it rimaniamo semplicemente sbigottiti di fronte alle dichiarazioni degli esponenti del PD che, mentre a livello locale (forse spaventati dalle possibili ripercussioni sulle prossime elezioni comunali, Aprilia docet) si stracciano le vesti contro l'inceneritore, nei posti dove la politica conta si dichiarano a favore dell'inceneritore di Cerroni.
Quale è la posizione del PD sull'inceneritore di Albano?
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mercoledì 15 luglio 2009
Un'assemblea sull'emergenza idrica
Venerdì 17 luglio 2009 alle ore 18 in piazza 25 Aprile a Cecchina:
Assemblea sull'emergenza idrica
indetta dal Coordinamento contro l'inceneritore di Albano
Il controllo analitico di arsenico e manganese nelle acque ad uso potabile distribuite nel Comune di Albano Laziale dall’ACEA - ATO2 indica ancora una volta il superamento dei limiti del D.L. n°31 del 2 febbraio 2001, allegato 1 parti B e C (10 microgrammi per litro per l’arsenico, 50 microgrammi per litro per il manganese).
Località di prelievo (7 luglio 2009) __arsenico__manganese
Cecchina - Via Puglia - Parco pubblico ______ 11.9 _____ 14.2
Cecchina - fontanella stazione ferroviaria ____ 13.3 _____ 11.3
Cecchina – via Tor Paluzzi ______________ 10.6 _____ 95.4
Albano – fontanella via F.lli bandiera _______ 15.2 _____27.1
Albano – fontanella pubblica Cappuccini ______ 3.5 _____60.6
Mentre l’arsenico è artificiosamente coperto dall’ennesimo decreto di proroga (DPCM 12-06-09) richiesta dalla Regione Lazio, con un valore consentito di 50 microgrammi per litro, che è considerato dannoso o pericoloso da moltissimi ricercatori ed epidemiologi internazionali, per il manganese non esistono deroghe in atto.
Pertanto su 5 campioni di acqua prelevati da fontanelle pubbliche tra Cecchina e Albano Centro, 4 superano il limite di 10 microgrammi/litro di arsenico ma sono legali per decreto e 2 sono fuori legge poiché sforano il limite massimo consentito per il manganese. Questi risultati non fanno che confermare il quadro allarmante emerso a macchia di leopardo in questi anni nei Comuni dei Castelli Romani. Basterà ricordare che a Lanuvio, 8 su 10 campioni prelevati il 20 aprile 2009 superavano il limite del D.L. n°31 con punte di 34.4 microgrammi per litro di arsenico e i cittadini non ne sapevano nulla.
A circa 6 anni di distanza dal primo decreto che autorizzava alcuni Comuni dei Castelli (tra cui Albano) a distribuire acque in deroga ai limiti, l’ACEA non ha ancora avuto il tempo di provvedere a rendere le acque realmente potabili perché troppo impegnata a realizzare profitti dalle risorse idriche con i minimi costi. L’ACEA inoltre ha una quota di partecipazione nella società COEMA per la realizzazione del gassificatore dei rifiuti di Albano – Roncigliano che, come abbiamo ampiamente denunciato, non farà che peggiorare la quantità e la qualità delle acque di falda disponibili. Tweet
Assemblea sull'emergenza idrica
indetta dal Coordinamento contro l'inceneritore di Albano
Il controllo analitico di arsenico e manganese nelle acque ad uso potabile distribuite nel Comune di Albano Laziale dall’ACEA - ATO2 indica ancora una volta il superamento dei limiti del D.L. n°31 del 2 febbraio 2001, allegato 1 parti B e C (10 microgrammi per litro per l’arsenico, 50 microgrammi per litro per il manganese).
Località di prelievo (7 luglio 2009) __arsenico__manganese
Cecchina - Via Puglia - Parco pubblico ______ 11.9 _____ 14.2
Cecchina - fontanella stazione ferroviaria ____ 13.3 _____ 11.3
Cecchina – via Tor Paluzzi ______________ 10.6 _____ 95.4
Albano – fontanella via F.lli bandiera _______ 15.2 _____27.1
Albano – fontanella pubblica Cappuccini ______ 3.5 _____60.6
Mentre l’arsenico è artificiosamente coperto dall’ennesimo decreto di proroga (DPCM 12-06-09) richiesta dalla Regione Lazio, con un valore consentito di 50 microgrammi per litro, che è considerato dannoso o pericoloso da moltissimi ricercatori ed epidemiologi internazionali, per il manganese non esistono deroghe in atto.
Pertanto su 5 campioni di acqua prelevati da fontanelle pubbliche tra Cecchina e Albano Centro, 4 superano il limite di 10 microgrammi/litro di arsenico ma sono legali per decreto e 2 sono fuori legge poiché sforano il limite massimo consentito per il manganese. Questi risultati non fanno che confermare il quadro allarmante emerso a macchia di leopardo in questi anni nei Comuni dei Castelli Romani. Basterà ricordare che a Lanuvio, 8 su 10 campioni prelevati il 20 aprile 2009 superavano il limite del D.L. n°31 con punte di 34.4 microgrammi per litro di arsenico e i cittadini non ne sapevano nulla.
A circa 6 anni di distanza dal primo decreto che autorizzava alcuni Comuni dei Castelli (tra cui Albano) a distribuire acque in deroga ai limiti, l’ACEA non ha ancora avuto il tempo di provvedere a rendere le acque realmente potabili perché troppo impegnata a realizzare profitti dalle risorse idriche con i minimi costi. L’ACEA inoltre ha una quota di partecipazione nella società COEMA per la realizzazione del gassificatore dei rifiuti di Albano – Roncigliano che, come abbiamo ampiamente denunciato, non farà che peggiorare la quantità e la qualità delle acque di falda disponibili. Tweet
giovedì 9 luglio 2009
L’inceneritore ad Albano perché “la popolazione è già particolarmente deprivata socialmente”?

Riportiamo i passaggi più salienti della relazione del Prof. Perucci della ASL RM-E, commissionata da Marrazzo e dalla sua Giunta, per una valutazione dell’impatto della costruzione dell’inceneritore di Albano.
Ricordiamo che Marrazzo ha nel contempo cestinato i pareri contrari della ASL RM-H di Albano che ricordano la gravissima crisi idrica che vive il territorio.
La storia dei Castelli Romani per Perucci e Marrazzo:
l’aumento della mortalità ad Albano è utile per il monitoraggio epidemiologico
“Il quadro di salute della popolazione di Albano è caratterizzato da un lieve aumento della mortalità generale nelle donne (+9%) e della mortalità per tumori negli uomini (+10%). A tali eccessi corrisponde anche un eccesso per malattie respiratorie e genitourinari ...
I dati presentati sono utili tuttavia per il possibile monitoraggio epidemiologico allorché l'impianto divenisse operativo”.
I Castelli Romani per Perucci e Marrazzo:
una popolazione già particolarmente deprivata socialmente
“Non vi sono elementi ad indicare che l'impianto avrà un impatto su una popolazione già particolarmente deprivata socialmente”.
La deprivazione sociale sottende a uno stato di svantaggio in relazione alle condizioni di vita della comunità alle quali un individuo, una famiglia o un gruppo appartengono.
La deprivazione sociale misura lo stato di bisogno sociale di una popolazione.
A questo bisogno sociale Marrazzo risponde deprivando ulteriormente il territorio con un inceneritore, anzi con l’inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni.
Il futuro dei Castelli Romani per Perucci e Marrazzo:
sorveglianza epidemiologica e ambientale
“Si raccomanda fortemente comunque la realizzazione e lo sviluppo del programma di sorveglianza epidemiologica e ambientale necessario per valutare empiricamente gli effetti futuri dell'impianto”.
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Ricordiamo che Marrazzo ha nel contempo cestinato i pareri contrari della ASL RM-H di Albano che ricordano la gravissima crisi idrica che vive il territorio.
La storia dei Castelli Romani per Perucci e Marrazzo:
l’aumento della mortalità ad Albano è utile per il monitoraggio epidemiologico
“Il quadro di salute della popolazione di Albano è caratterizzato da un lieve aumento della mortalità generale nelle donne (+9%) e della mortalità per tumori negli uomini (+10%). A tali eccessi corrisponde anche un eccesso per malattie respiratorie e genitourinari ...
I dati presentati sono utili tuttavia per il possibile monitoraggio epidemiologico allorché l'impianto divenisse operativo”.
I Castelli Romani per Perucci e Marrazzo:
una popolazione già particolarmente deprivata socialmente
“Non vi sono elementi ad indicare che l'impianto avrà un impatto su una popolazione già particolarmente deprivata socialmente”.
La deprivazione sociale sottende a uno stato di svantaggio in relazione alle condizioni di vita della comunità alle quali un individuo, una famiglia o un gruppo appartengono.
La deprivazione sociale misura lo stato di bisogno sociale di una popolazione.
A questo bisogno sociale Marrazzo risponde deprivando ulteriormente il territorio con un inceneritore, anzi con l’inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni.
Il futuro dei Castelli Romani per Perucci e Marrazzo:
sorveglianza epidemiologica e ambientale
“Si raccomanda fortemente comunque la realizzazione e lo sviluppo del programma di sorveglianza epidemiologica e ambientale necessario per valutare empiricamente gli effetti futuri dell'impianto”.
lunedì 6 luglio 2009
Berlusconi proroga lo stato di emergenza ad Albano

Emergenza rifiuti???
NO, emergenza idrica!!!
Sono anni che i cittadini dei Castelli Romani ricordano a Marrazzo che l'inceneritore è incompatibile con il territorio, che la falda è agli sgoccioli, che la crisi idrica è pesantissima, che i livelli di inquinamento ambientale sono disastrosi.
Scopriamo dal decreto Berlusconi che il Presidente Marrazzo passa il suo tempo a scrivere al Presidente del Consiglio per chiedere la proroga dello stato di emergenza idrica nei comuni dei Castelli Romani.
Sono ben quattro le preoccupate note di Marrazzo (24 febbraio 2009, 9 e 31 marzo 2009, 23 aprile 2009) per chiedere un'ulteriore proroga al fine di rimuovere definitivamente la persistente situazione di criticità e per la ripresa delle normali condizioni di vita.
Come pensa di risolvere la crisi idrica Marrazzo: autorizzando l'inceneritore di Albano che consuma una quantità impressionante di acqua (223.000 metri cubi l'anno)?
E' ora che i cittadini riprendano il controllo del territorio e delle istituzioni (Aprilia docet).
Di seguito pubblichiamo il Decreto Berlusconi.
Proroga dello stato di emergenza in relazione alla situazione di inquinamento e di crisi idrica in atto nel territorio dei comuni a sud di Roma, serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio.
Estremi del provvedimento: DPCM proroga del 12-06-2009 G.U. n.142 del
22-06-2009
Termine emergenza: 31-12-2009
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
....
Viste le note del presidente della regione Lazio del 24 febbraio, del 9 e del 31 marzo 2009 ed in particolare la nota del 23 aprile 2009 con cui nel chiedere un'ulteriore proroga dello stato di emergenza al fine di rimuovere definitivamente la persistente situazione di criticità e gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita, la medesima Regione ha trasmesso una nota del Dipartimento territorio - Direzione regionale ambiente e cooperazione tra i popoli con cui si ipotizza che, ove non venisse prorogato lo stato di emergenza, la situazione di inquinamento e di crisi idrica potrebbe subire un aggravamento anche in considerazione della stagione estiva;
Decreta:
è prorogato, fino al 31 dicembre 2009, lo stato di emergenza in relazione alla situazione di inquinamento e di crisi idrica in atto nel territorio dei comuni a sud di Roma, serviti dal Consorzio per l'acquedotto del Simbrivio.
Roma, 12 giugno 2009
Il Presidente: Berlusconi Tweet
giovedì 2 luglio 2009
Incontro tra Marrazzo e il Coordinamento contro l'inceneritore di Albano
Il Presidente Marazzo conferma: è partita da loro la richiesta di farlo ad Albano, vicino Ardea, Pomezia, Ariccia e Aprilia
«L’inceneritore l’hanno chiesto i Sindaci»
Qualcuno nega di aver firmato, ma il Sindaco di Albano conferma pure lui
Chi ha paura dell’Asl RmH?
Esclusi dal tavolo gli esperti della sanità pubblica che hanno bocciato l’impianto
Leggi tutto l'articolo pubblicato su "Il Caffè". Tweet
«L’inceneritore l’hanno chiesto i Sindaci»
Qualcuno nega di aver firmato, ma il Sindaco di Albano conferma pure lui
Chi ha paura dell’Asl RmH?
Esclusi dal tavolo gli esperti della sanità pubblica che hanno bocciato l’impianto
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giovedì 25 giugno 2009
Marrazo ai comitati NO INC: "L'inceneritore chiesto dai Sindaci"
Da "Il Messaggero" del 25 giugno 2009
di Enrico Valentini
Il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, si è impegnato a rispondere entro il sedici luglio alle osservazioni presentate dai rappresentanti del coordinamento contro l'inceneritore di Albano ricevuti ieri l'altro alla Pisana. Il governatore ha precisato che nel caso emergessero "rilevanti novità rispetto a quanto già esaminato nell'iter amministrativo le autorizzazioni per l'impianto di Via Roncigliano potranno essere ridiscusse".
Al tavolo di confronto con i rappresentant del coordinamento "No Inc" erano presenti anche il vice presidente regionale Esterino Montino, l'assessore all'ambiente della Provincia Michele Civita, il Sindaco di Albano Marco Mattei e i rappresentanti dell'Arpa lazio e della Asl Roma E. Sono mancati invece, i tecnici della Asl Roma H che recentemente avevano bocciato il progetto.
A parte le rassicurazioni fornite, Marrazzo, tra l'altro, nel corso della riunione ha dichiarato che l'inceneritore di Albano "è stato richiesto dai Sindaci dei Castelli Romani". Una dichiarazione, questa, che sta suscitando clamore, ma che conferma quano circola da oltre un mese. Proprio da qui le reazioni polemiche tra i rappresentanti del coordinamento. Finora, infatti, una delle poche certezze era proprio la contrarietà all'inceneritore voluta da cinque dei consigli comunali interessati (Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Ardea e Pomezia).
I sindaci di queste città, insieme ai colleghi di Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi e Rocca di Papa, però, hanno sottoscritto una lettera indirizzata alla regione che chiedeva la realizzazione di un impianto, anche se nello scritto non compare l'indicazione del sito considerato. Tweet
di Enrico Valentini
Il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, si è impegnato a rispondere entro il sedici luglio alle osservazioni presentate dai rappresentanti del coordinamento contro l'inceneritore di Albano ricevuti ieri l'altro alla Pisana. Il governatore ha precisato che nel caso emergessero "rilevanti novità rispetto a quanto già esaminato nell'iter amministrativo le autorizzazioni per l'impianto di Via Roncigliano potranno essere ridiscusse".
Al tavolo di confronto con i rappresentant del coordinamento "No Inc" erano presenti anche il vice presidente regionale Esterino Montino, l'assessore all'ambiente della Provincia Michele Civita, il Sindaco di Albano Marco Mattei e i rappresentanti dell'Arpa lazio e della Asl Roma E. Sono mancati invece, i tecnici della Asl Roma H che recentemente avevano bocciato il progetto.
A parte le rassicurazioni fornite, Marrazzo, tra l'altro, nel corso della riunione ha dichiarato che l'inceneritore di Albano "è stato richiesto dai Sindaci dei Castelli Romani". Una dichiarazione, questa, che sta suscitando clamore, ma che conferma quano circola da oltre un mese. Proprio da qui le reazioni polemiche tra i rappresentanti del coordinamento. Finora, infatti, una delle poche certezze era proprio la contrarietà all'inceneritore voluta da cinque dei consigli comunali interessati (Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Ardea e Pomezia).
I sindaci di queste città, insieme ai colleghi di Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi e Rocca di Papa, però, hanno sottoscritto una lettera indirizzata alla regione che chiedeva la realizzazione di un impianto, anche se nello scritto non compare l'indicazione del sito considerato. Tweet
mercoledì 24 giugno 2009
Partito il confronto con Marrazzo sull’inceneritore di Albano
In data 23 giugno 2009 si è tenuto il primo incontro tra il Presidente della Regione Lazio Marrazzo e il Coordinamento contro l’inceneritore di Albano.
Al tavolo erano presenti anche il VicePresidente della Regione Montino, l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Roma Civita, l’Arpa Lazio, la USL RM-E, il Sindaco di Albano Mattei.
Clamorosa l’assenza dei responsabili sanitari della ASL RM-H, quella di Albano, pare troppo indisciplinati a causa del loro parere contrario sull’inceneritore di Albano.
Il coordinamento ha consegnato un documento “Le 26 ragioni dell’opposizione al progetto di inceneritore di Albano (in sintesi)” che alleghiamo.
Il Presidente Marrazzo si è impegnato a rispondere alle osservazioni riportate nel documento nella prossima riunione prevista per il giorno 16 luglio 2009.
“Se emergeranno cose nuove rispetto a quanto già esaminato nell’iter amministrativo, le autorizzazioni potranno essere ridiscusse” ha precisato Marrazzo.
Nel corso della riunione il Presidente della Regione Lazio ha anche sottolineato che “l’inceneritore di Albano è stato richiesto dai Sindaci dei Castelli Romani”.
Il Sindaco di Albano Mattei, quello che di giorno dice di NO e di notte dice di SI, visibilmente turbato dalle affermazioni del Presidente della Regione, ha meglio spiegato la posizione dei Sindaci dei Castelli Romani, precisando di custodire con cura le firme dei suoi colleghi che hanno sottoscritto la missiva.
Pare, infatti, che molti di loro siano stati colti da gravi forme di amnesia, per cui siamo costretti a ricordare l’elenco dei Sindaci “inceneritoristi” a memoria degli stessi e delle generazioni future: Marco Mattei (Albano), Carlo Eufemi (Ardea), Emilio Cianfanelli (Ariccia), Maurizio Colacchi (Castel Gandolfo), Enzo Ercolani (Genzano), Umberto Leoni (Lanuvio), Adriano Palozzi (Marino), Alessandro Biaggi (Nemi), Pasquale Boccia (Rocca di Papa).
A seguito di una lettera della Regione Lazio che vietava espressamente lo stoccaggio delle ecoballe di CDR (il cosiddetto Combustibile da Rifiuti), i nostri Sindaci, invece di puntare con decisione alla raccolta differenziata e ai centri di riciclo tipo Vedelago, hanno pensato bene di chiedere alla Regione Lazio un impiantino di incenerimento da collocare in zona, dimensionato rispetto alle esigenze locali.
Il Sindaco di Albano Mattei ha anche sottolineato che nella lettera non è stata identificata con precisione la localizzazione del sito (come se facesse una qualche differenza per la popolazione dei Castelli Romani vedersi posizionare un inceneritore, che produce nano particelle e diossine, a Pomezia piuttosto che a Genzano, a Marino piuttosto che ad Ariccia, ad Albano piuttosto che ad Ardea).
Oggi, però, Marrazzo e gli stessi Sindaci giurano di puntare alla raccolta differenziata, per cui oltre al danno anche la beffa: differenzieremo con cura i nostri rifiuti, ma avremo sul nostro territorio l’inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni, che brucierà CDR proveniente da tutta la Regione e, vista la vicinanza con la linea ferroviaria Roma-Napoli, forse anche un pò di buon CDR della Campania.
Certo, come ci ha fatto osservare un consigliere del Presidente a latere della riunione, come si fa a collocare tutti e quattro gli inceneritori previsti dal Piano Marrazzo (Malagrotta, Albano, Colleferro e San Vittore) solo nella zona a Sud della regione?
In effetti, possiamo solo immaginare quanto ci costerà portare “a spasso” per la regione, da Nord a Sud, tonnellate di rifiuti e di CDR, tutti i santi giorni!!!
Forse sarà il caso di fornire una cartina della Regione Lazio al nostro caro Presidente.
Rassegna Stampa sull'incontro:
Per la prima volta i "No Inc" in Regione faccia a faccia con Marrazzo (CastelliNew.it) Tweet
Al tavolo erano presenti anche il VicePresidente della Regione Montino, l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Roma Civita, l’Arpa Lazio, la USL RM-E, il Sindaco di Albano Mattei.
Clamorosa l’assenza dei responsabili sanitari della ASL RM-H, quella di Albano, pare troppo indisciplinati a causa del loro parere contrario sull’inceneritore di Albano.
Il coordinamento ha consegnato un documento “Le 26 ragioni dell’opposizione al progetto di inceneritore di Albano (in sintesi)” che alleghiamo.
Il Presidente Marrazzo si è impegnato a rispondere alle osservazioni riportate nel documento nella prossima riunione prevista per il giorno 16 luglio 2009.
“Se emergeranno cose nuove rispetto a quanto già esaminato nell’iter amministrativo, le autorizzazioni potranno essere ridiscusse” ha precisato Marrazzo.
Nel corso della riunione il Presidente della Regione Lazio ha anche sottolineato che “l’inceneritore di Albano è stato richiesto dai Sindaci dei Castelli Romani”.
Il Sindaco di Albano Mattei, quello che di giorno dice di NO e di notte dice di SI, visibilmente turbato dalle affermazioni del Presidente della Regione, ha meglio spiegato la posizione dei Sindaci dei Castelli Romani, precisando di custodire con cura le firme dei suoi colleghi che hanno sottoscritto la missiva.
Pare, infatti, che molti di loro siano stati colti da gravi forme di amnesia, per cui siamo costretti a ricordare l’elenco dei Sindaci “inceneritoristi” a memoria degli stessi e delle generazioni future: Marco Mattei (Albano), Carlo Eufemi (Ardea), Emilio Cianfanelli (Ariccia), Maurizio Colacchi (Castel Gandolfo), Enzo Ercolani (Genzano), Umberto Leoni (Lanuvio), Adriano Palozzi (Marino), Alessandro Biaggi (Nemi), Pasquale Boccia (Rocca di Papa).
A seguito di una lettera della Regione Lazio che vietava espressamente lo stoccaggio delle ecoballe di CDR (il cosiddetto Combustibile da Rifiuti), i nostri Sindaci, invece di puntare con decisione alla raccolta differenziata e ai centri di riciclo tipo Vedelago, hanno pensato bene di chiedere alla Regione Lazio un impiantino di incenerimento da collocare in zona, dimensionato rispetto alle esigenze locali.
Il Sindaco di Albano Mattei ha anche sottolineato che nella lettera non è stata identificata con precisione la localizzazione del sito (come se facesse una qualche differenza per la popolazione dei Castelli Romani vedersi posizionare un inceneritore, che produce nano particelle e diossine, a Pomezia piuttosto che a Genzano, a Marino piuttosto che ad Ariccia, ad Albano piuttosto che ad Ardea).
Oggi, però, Marrazzo e gli stessi Sindaci giurano di puntare alla raccolta differenziata, per cui oltre al danno anche la beffa: differenzieremo con cura i nostri rifiuti, ma avremo sul nostro territorio l’inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni, che brucierà CDR proveniente da tutta la Regione e, vista la vicinanza con la linea ferroviaria Roma-Napoli, forse anche un pò di buon CDR della Campania.
Certo, come ci ha fatto osservare un consigliere del Presidente a latere della riunione, come si fa a collocare tutti e quattro gli inceneritori previsti dal Piano Marrazzo (Malagrotta, Albano, Colleferro e San Vittore) solo nella zona a Sud della regione?
In effetti, possiamo solo immaginare quanto ci costerà portare “a spasso” per la regione, da Nord a Sud, tonnellate di rifiuti e di CDR, tutti i santi giorni!!!
Forse sarà il caso di fornire una cartina della Regione Lazio al nostro caro Presidente.
Rassegna Stampa sull'incontro:
Per la prima volta i "No Inc" in Regione faccia a faccia con Marrazzo (CastelliNew.it) Tweet
giovedì 18 giugno 2009
Il cemento bloccherà la discarica?
La Variante al Prg di Albano prevede una espansione edilizia vicino la discarica.
Ma violerebbe le distanze minime di legge Sempre più alta la posta in gioco nell’area di Roncigliano, già martoriata dalla discarica e su cui è previsto l’inceneritore.
La Variante al Piano regolatore generale prevede molte nuove case in quella zona, però dentro la fascia dove non si potrebbe a causa della prossimità della discarica.
Cosa faranno Marrazzo e i suoi? Approvano il Prg o la discarica?
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Ma violerebbe le distanze minime di legge Sempre più alta la posta in gioco nell’area di Roncigliano, già martoriata dalla discarica e su cui è previsto l’inceneritore.
La Variante al Piano regolatore generale prevede molte nuove case in quella zona, però dentro la fascia dove non si potrebbe a causa della prossimità della discarica.
Cosa faranno Marrazzo e i suoi? Approvano il Prg o la discarica?
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mercoledì 10 giugno 2009
L'inceneritore brucia il futuro e i sogni dei nostri figli
Canceliera 1-06-09
Salve,
sono Benedetta Micheli, una bambina di dodici anni che vive a Canceliera e faccio parte del comune di Albano Laziale.
Davanti alla mia casa c'è una bella visuale, che però sta per essere rovinata da un'alta torre che sputa fumo da un alto comignolo: L'INCENERITORE.
Questa parola mi spaventa molto, perchè so che non farà bene alla mia salute; infatti, proprio per questo motivo alcune notti non riesco a dormire, e comincio a piangere pensando al mio futuro come potrebbe essere; e sinceramente, non immagino più un futuro in cui porterò i miei figli al parco per farli divertire e per fargli respirare un pò d'aria pura, ma immagino un futuro in cui io e i miei figli staremo rinchiusi in casa per non respirare tutto l'inquinamento che ci sarà lì fuori, causato sopratutto dall'inceneritore.
Io non sono esperta al riguardo, ma penso che il problema dei rifiuti si possa risolvere facendo la RACCOLTA DIFFERENZIATA.
Signor sindaco, io mi rivolgo a lei, perchè so che potrà fare qualcosa per il nostro futuro, ma soprattutto per il futuro di noi bambini che abbiamo una vita davanti.
Cordiali saluti
Benedetta Micheli
Scarica e diffondi la lettera in formato pdf.
Cosa risponderanno a Benedetta (e ai 150 bambini che vivono a ridosso della discarica) il Sindaco di Albano Laziale, i Sindaci di Ardea, di Genzano, di Ariccia, di Castel Gandolfo, di Marino, di Lanuvio.
Cosa risponderanno a Benedetta il Presidente della Regione Lazio Marrazzo, il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti, gli Assessori Civita e Zaratti.
E noi cittadini cosa possiamo rispondere all'appello di Benedetta? Tweet
Salve,
sono Benedetta Micheli, una bambina di dodici anni che vive a Canceliera e faccio parte del comune di Albano Laziale.
Davanti alla mia casa c'è una bella visuale, che però sta per essere rovinata da un'alta torre che sputa fumo da un alto comignolo: L'INCENERITORE.
Questa parola mi spaventa molto, perchè so che non farà bene alla mia salute; infatti, proprio per questo motivo alcune notti non riesco a dormire, e comincio a piangere pensando al mio futuro come potrebbe essere; e sinceramente, non immagino più un futuro in cui porterò i miei figli al parco per farli divertire e per fargli respirare un pò d'aria pura, ma immagino un futuro in cui io e i miei figli staremo rinchiusi in casa per non respirare tutto l'inquinamento che ci sarà lì fuori, causato sopratutto dall'inceneritore.
Io non sono esperta al riguardo, ma penso che il problema dei rifiuti si possa risolvere facendo la RACCOLTA DIFFERENZIATA.
Signor sindaco, io mi rivolgo a lei, perchè so che potrà fare qualcosa per il nostro futuro, ma soprattutto per il futuro di noi bambini che abbiamo una vita davanti.
Cordiali saluti
Benedetta Micheli
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Cosa risponderanno a Benedetta (e ai 150 bambini che vivono a ridosso della discarica) il Sindaco di Albano Laziale, i Sindaci di Ardea, di Genzano, di Ariccia, di Castel Gandolfo, di Marino, di Lanuvio.
Cosa risponderanno a Benedetta il Presidente della Regione Lazio Marrazzo, il Presidente della Provincia di Roma Zingaretti, gli Assessori Civita e Zaratti.
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martedì 9 giugno 2009
Lo tsunami delle elezioni europee travolge Marrazzo e le sue politiche scellerate
Le elezioni europee si sono trasformate in un vero e proprio “tsunami” per il PD, a causa dei loschi affari di Marrazzo e Di Carlo con il solito noto (Cerroni ndr).
Il crollo più pesante è avvenuto ad Albano, sede candidata da Cerroni per l’inceneritore più grande del mondo.
Il PD crolla da 9.375 voti delle elezioni politiche 2008 a 5.187 voti delle europee 2009, perdendo ben 4.188 voti.
Lo tsunami dell’inceneritore di Albano coinvolge tutte le roccaforti del PD nei Castelli Romani.
Da Velletri a Marino è un vero bollettino di guerra:
Velletri -4.872 voti
Genzano -2.595 voti
Ariccia -1.940 voti
Marino -3.950 voti
Pomezia -4.265 voti
Ardea -2.889 voti.
I Castelli Romani, tradizionalmente di sinistra, hanno scelto di bocciare le politiche di violenza sul territorio, gli atti truccati, le cene alla coda alla vaccinara, i costi salatissimi del piano dei rifiuti targato Marrazzo e Cerroni.
In un colpo solo il PD ha perso ai Castelli Romani oltre 20.000 voti.
Se Marrazzo firmerà gli ultimi atti per la costruzione dell’inceneritore e l’allargamento della discarica di Albano, tra un anno il conto che il PD dovrà pagare alle elezioni regionali e comunali (Albano e Genzano) sarà ben più salato (30.000 o 40.000 voti in meno).
L’eutanasia del PD ai Castelli Romani potrebbe costituire un caso di studio per i politologi di tutto il mondo: come fa un partito di massa a decretare la fine della sua storia, cultura e rappresentanza politica a causa di un’ostinata difesa degli interessi del signor Cerroni?
Inoltre, se ci spostiamo negli altri punti caldi della Regione Lazio la musica è la stessa.
Il PD dimezza i voti anche a Colleferro, passando da 5.380 voti delle elezioni politiche 2008 a 3.233 voti delle europee 2009.
Crollo del PD anche ad Aprilia, dove il partito di Marrazzo e Ceroni passa da 6.354 voti delle elezioni politiche 2008 a soli 3.465 voti delle europee 2009.
Possibile che nel PD non ci sia nessuno in grado di indignarsi di fronte a tale disastro?
lunedì 8 giugno 2009
Disastro Marrazzo ad Albano: il PD dimezza i voti
Dopo la campagna del nostro blog “Più forte Marrazzo, più forte Cerroni”, crolla il PD ad Albano passando da 9.375 voti delle elezioni politiche 2008 a soli 5.187 voti delle elezioni europee 2009.
Il PD dimezza i voti a causa delle politiche scellerate di Marrazzo e Di Carlo, che vogliono distruggere il territorio di Albano e dei Castelli Romani con l’inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni.
Dopo le miopi politiche di Marrazzo, lo storico comune della sinistra vede un PD ridotto al 31,6% e nelle zone vicino all’inceneritore scende a numeri da prefisso telefonico: 25,1% a Pavona e 24,7% a Cecchina. Nella zona della discarica il PD crolla al 22,6%.
Questo è solo un chiaro e forte segnale.
Se Marrazzo non cambierà le sue scellerate politiche contro il territorio dei Castelli, verrà spazzato VIA tra un anno alle prossime elezioni regionali.
Il PD dimezza i voti a causa delle politiche scellerate di Marrazzo e Di Carlo, che vogliono distruggere il territorio di Albano e dei Castelli Romani con l’inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni.
Dopo le miopi politiche di Marrazzo, lo storico comune della sinistra vede un PD ridotto al 31,6% e nelle zone vicino all’inceneritore scende a numeri da prefisso telefonico: 25,1% a Pavona e 24,7% a Cecchina. Nella zona della discarica il PD crolla al 22,6%.
Questo è solo un chiaro e forte segnale.
Se Marrazzo non cambierà le sue scellerate politiche contro il territorio dei Castelli, verrà spazzato VIA tra un anno alle prossime elezioni regionali.
domenica 7 giugno 2009
Terza ed ultima proiezione elezioni europee
Sulla base delle statistiche sull'affluenza alle urne dei seggi del Comune di Albano Laziale alle ore 19 del 7 giugno 2009 è stata predisposta una terza proiezione dei trend elettorali.
Il dato è ormai robusto. La partecipazione al voto e l'astensionismo hanno deciso molte delle ultime elezioni; l'analisi dell'affluenza alle urne può quindi fornire importanti indicazioni per una previsione elettorale.
Dall'analisi dei dati disponibili alle ore 19 si assiste, nel Comune di Albano Laziale, ad una maggiore partecipazione al voto dell'elettorato del centro-sinistra, rispetto a quello del popolo delle libertà.
Il dato è ormai robusto, poco confrontabile con le precedenti elezioni, ma emerge nettamente un trend di difficoltà del PDL.
Viene confermato il dato della prima e della seconda proiezione.
Se il trend si conferma anche nelle prossime ore, potrebbe uscire dalle urne un risultato elettorale molto diverso da quello presentato con le previsioni elettorali diffuse, forse ad arte, negli ultimi mesi.
Forse il Paese, alle prese con la più grave crisi economica degli ultimi 60 anni, non ha gradito la musica di Apicella e il look di Noemi?
Il PDL dovrebbe scendere di diversi punti percentuali. Tweet
Il dato è ormai robusto. La partecipazione al voto e l'astensionismo hanno deciso molte delle ultime elezioni; l'analisi dell'affluenza alle urne può quindi fornire importanti indicazioni per una previsione elettorale.
Dall'analisi dei dati disponibili alle ore 19 si assiste, nel Comune di Albano Laziale, ad una maggiore partecipazione al voto dell'elettorato del centro-sinistra, rispetto a quello del popolo delle libertà.
Il dato è ormai robusto, poco confrontabile con le precedenti elezioni, ma emerge nettamente un trend di difficoltà del PDL.
Viene confermato il dato della prima e della seconda proiezione.
Se il trend si conferma anche nelle prossime ore, potrebbe uscire dalle urne un risultato elettorale molto diverso da quello presentato con le previsioni elettorali diffuse, forse ad arte, negli ultimi mesi.
Forse il Paese, alle prese con la più grave crisi economica degli ultimi 60 anni, non ha gradito la musica di Apicella e il look di Noemi?
Il PDL dovrebbe scendere di diversi punti percentuali. Tweet
Seconda proiezione elezioni europee
Sulla base delle statistiche sull'affluenza alle urne dei seggi del Comune di Albano Laziale alle ore 12 del 7 giugno 2009 è stata predisposta una seconda proiezione dei trend elettorali.
La partecipazione al voto e l'astensionismo hanno deciso molte delle ultime elezioni; l'analisi dell'affluenza alle urne può quindi fornire importanti indicazioni per una previsione elettorale.
Dall'analisi dei dati disponibili alle ore 12 si assiste, nel Comune di Albano Laziale, ad una maggiore partecipazione al voto dell'elettorato del centro-sinistra, rispetto a quello del popolo delle libertà.
Il dato è ancora parziale, poco confrontabile con le precedenti elezioni, ma emerge nettamente questo trend.Viene confermato il dato della prima proiezione.
Se il trend rimane confermato anche nelle prossime proiezioni, potrebbe uscire dalle urne un risultato elettorale molto diverso da quello presentato con le previsioni elettorali diffuse, forse ad arte, negli ultimi mesi.
Forse il Paese, alle prese con la più grave crisi economica degli ultimi 60 anni, non ha gradito la musica di Apicella e il look di Noemi?
Appuntamento con la prossima proiezione prevista per le ore 21 del 7 giugno 2009. Tweet
La partecipazione al voto e l'astensionismo hanno deciso molte delle ultime elezioni; l'analisi dell'affluenza alle urne può quindi fornire importanti indicazioni per una previsione elettorale.
Dall'analisi dei dati disponibili alle ore 12 si assiste, nel Comune di Albano Laziale, ad una maggiore partecipazione al voto dell'elettorato del centro-sinistra, rispetto a quello del popolo delle libertà.
Il dato è ancora parziale, poco confrontabile con le precedenti elezioni, ma emerge nettamente questo trend.Viene confermato il dato della prima proiezione.
Se il trend rimane confermato anche nelle prossime proiezioni, potrebbe uscire dalle urne un risultato elettorale molto diverso da quello presentato con le previsioni elettorali diffuse, forse ad arte, negli ultimi mesi.
Forse il Paese, alle prese con la più grave crisi economica degli ultimi 60 anni, non ha gradito la musica di Apicella e il look di Noemi?
Appuntamento con la prossima proiezione prevista per le ore 21 del 7 giugno 2009. Tweet
Prima proiezione elezioni europee
Sulla base delle statistiche sull'affluenza alle urne dei seggi del Comune di Albano Laziale alle ore 22 del 6 giugno 2009 è stata predisposta una prima proiezione dei trend elettorali.
Considerando che l'astensionismo ha deciso molte delle ultime elezioni, l'analisi dell'affluenza alle urne può fornire importanti indicazioni per una previsione elettorale.
Dall'analisi effettuata emerge che nella giornata di sabato 6 giugno si assiste ad una maggiore partecipazione al voto dell'elettorato della sinistra e del PD, rispetto a quello del centro e del PDL.
Il dato è assolutamente parziale, poco confrontabile con le precedenti elezioni, ma emerge chiaramente questo trend.
Sembrerebbe che il popolo delle libertà non ami proprio votare di sabato.
Se il trend venisse confermato anche nelle prossime proiezioni, potrebbe emergere un risultato elettorale molto diverso da quello presentato con le previsioni elettorali diffuse negli ultimi mesi.
Forse il Paese, alle prese con la peggiore crisi economica degli ultimi 60 anni, non ha gradito le canzoni di Apicella e il look di Noemi?
Appuntamento con la prossima proiezione prevista per le ore 16 del 7 giugno 2009. Tweet
Considerando che l'astensionismo ha deciso molte delle ultime elezioni, l'analisi dell'affluenza alle urne può fornire importanti indicazioni per una previsione elettorale.
Dall'analisi effettuata emerge che nella giornata di sabato 6 giugno si assiste ad una maggiore partecipazione al voto dell'elettorato della sinistra e del PD, rispetto a quello del centro e del PDL.
Il dato è assolutamente parziale, poco confrontabile con le precedenti elezioni, ma emerge chiaramente questo trend.
Sembrerebbe che il popolo delle libertà non ami proprio votare di sabato.
Se il trend venisse confermato anche nelle prossime proiezioni, potrebbe emergere un risultato elettorale molto diverso da quello presentato con le previsioni elettorali diffuse negli ultimi mesi.
Forse il Paese, alle prese con la peggiore crisi economica degli ultimi 60 anni, non ha gradito le canzoni di Apicella e il look di Noemi?
Appuntamento con la prossima proiezione prevista per le ore 16 del 7 giugno 2009. Tweet
giovedì 4 giugno 2009
Discarica: falda e politici inquinati?
Dal giornale "Il Caffè" del 4 giugno 2009
Lotta all’inceneritore
Mistero sulla contaminazione a Cecchina: prima le analisi rilevano inquinamento, ora dicono che è tutto ok. E autorizzano.
Dov’è previsto l’inceneritore, nell’area della discarica di Albano, secondo le analisi già nel 1997 e poi nel 2000 la falda sottostante era contaminata. Lo dice un documento della Procura della Repubblica di Velletri.
Ora sarebbe invece tutto a posto, secondo nuove analisi dell’Arpa. E così la Conferenza dei Servizi - composta da Regione Lazio, Provincia di Roma e Comuni di Albano e Ardea - autorizza l’ampliamento della discarica, il famoso settimo invaso. In Regione si disse che i pozzi spia da cui furono prelevati i vecchi campioni contaminati erano nei punti sbagliati. E quindi analisi non valide.
Ora a dire all’Arpa dove prelevare i campioni è Acea, cioè l’azienda che è in società con Ama e Cerroni per fare l’inceneritore.
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Lotta all’inceneritore
Mistero sulla contaminazione a Cecchina: prima le analisi rilevano inquinamento, ora dicono che è tutto ok. E autorizzano.
Dov’è previsto l’inceneritore, nell’area della discarica di Albano, secondo le analisi già nel 1997 e poi nel 2000 la falda sottostante era contaminata. Lo dice un documento della Procura della Repubblica di Velletri.
Ora sarebbe invece tutto a posto, secondo nuove analisi dell’Arpa. E così la Conferenza dei Servizi - composta da Regione Lazio, Provincia di Roma e Comuni di Albano e Ardea - autorizza l’ampliamento della discarica, il famoso settimo invaso. In Regione si disse che i pozzi spia da cui furono prelevati i vecchi campioni contaminati erano nei punti sbagliati. E quindi analisi non valide.
Ora a dire all’Arpa dove prelevare i campioni è Acea, cioè l’azienda che è in società con Ama e Cerroni per fare l’inceneritore.
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