Venerdì 17 luglio 2009 alle ore 18 in piazza 25 Aprile a Cecchina:
Assemblea sull'emergenza idrica
indetta dal Coordinamento contro l'inceneritore di Albano
Il controllo analitico di arsenico e manganese nelle acque ad uso potabile distribuite nel Comune di Albano Laziale dall’ACEA - ATO2 indica ancora una volta il superamento dei limiti del D.L. n°31 del 2 febbraio 2001, allegato 1 parti B e C (10 microgrammi per litro per l’arsenico, 50 microgrammi per litro per il manganese).
Località di prelievo (7 luglio 2009) __arsenico__manganese
Cecchina - Via Puglia - Parco pubblico ______ 11.9 _____ 14.2
Cecchina - fontanella stazione ferroviaria ____ 13.3 _____ 11.3
Cecchina – via Tor Paluzzi ______________ 10.6 _____ 95.4
Albano – fontanella via F.lli bandiera _______ 15.2 _____27.1
Albano – fontanella pubblica Cappuccini ______ 3.5 _____60.6
Mentre l’arsenico è artificiosamente coperto dall’ennesimo decreto di proroga (DPCM 12-06-09) richiesta dalla Regione Lazio, con un valore consentito di 50 microgrammi per litro, che è considerato dannoso o pericoloso da moltissimi ricercatori ed epidemiologi internazionali, per il manganese non esistono deroghe in atto.
Pertanto su 5 campioni di acqua prelevati da fontanelle pubbliche tra Cecchina e Albano Centro, 4 superano il limite di 10 microgrammi/litro di arsenico ma sono legali per decreto e 2 sono fuori legge poiché sforano il limite massimo consentito per il manganese. Questi risultati non fanno che confermare il quadro allarmante emerso a macchia di leopardo in questi anni nei Comuni dei Castelli Romani. Basterà ricordare che a Lanuvio, 8 su 10 campioni prelevati il 20 aprile 2009 superavano il limite del D.L. n°31 con punte di 34.4 microgrammi per litro di arsenico e i cittadini non ne sapevano nulla.
A circa 6 anni di distanza dal primo decreto che autorizzava alcuni Comuni dei Castelli (tra cui Albano) a distribuire acque in deroga ai limiti, l’ACEA non ha ancora avuto il tempo di provvedere a rendere le acque realmente potabili perché troppo impegnata a realizzare profitti dalle risorse idriche con i minimi costi. L’ACEA inoltre ha una quota di partecipazione nella società COEMA per la realizzazione del gassificatore dei rifiuti di Albano – Roncigliano che, come abbiamo ampiamente denunciato, non farà che peggiorare la quantità e la qualità delle acque di falda disponibili.
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