Gli amici di Malagrotta hanno incontrato in data 12 agosto 2008 il Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma.
Di seguito riportiamo le affermazioni più significative emerse durante l’incontro.
Il 4 agosto 2008 è stato acceso l’inceneritore di Malagrotta. Non so se c’era l’autorizzazione.
Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma (12 agosto 2008)
Nella foto allegata le prime scorie prodotte, “fresche di giornata”, consegnate dal signor Cerroni al Comune di Roma.
Dal 4 agosto 2008 tutta la città di Roma potrà godere dei benefici del nuovo inceneritore del signor Cerroni, ultimo ritrovato tecnologia Thermoselect.
Chi e come sta controllando l’inceneritore del signor Cerroni?
E’ naturalmente nella fase di accensione che avvengono i più pericolosi sforamenti di diossina, se non c’è controllo.
Vale la pena di ricordare che l’unico gassificatore in Europa costruito dalla Thermoselect a Karlsruhe è stato chiuso nel Novembre 2004 dopo aver accumulato una perdita di 500 milioni di dollari. I problemi operativi dell’impianto hanno indotto i giornali tedeschi a soprannominarlo “Thermodefect”.
Il gassificatore di Karlsruhe ha superato le emissioni ammissibili di acido cloridrico, polveri, ossidi di azoto e carbone organico totale.
I problemi operativi esibiti dal gassificatore di Karlsruhe includono una perdita di gas tossico, un’esplosione, rotture del refrattario della camera di combustione e perdite di acque contaminate.
La discarica di Malagrotta verrà innalzata di altri 10 metri e sarà in funzione per altri 15 anni.
Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma (12 agosto 2008)
No comment.
Dal piano Marrazzo restano fuori oltre un milione di tonnellate di rifiuti e che se non ci sbrighiamo a mettere in cantiere altri inceneritori oltre a quelli esistenti, compreso Malagrotta e quello di Albano di cui si sta discutendo, finiremo come a Napoli.
Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma (12 agosto 2008)
Va ricordato che Napoli è uscita dall’emergenza rifiuti senza l’utilizzo di inceneritori.
Gli inceneritori, come quello di Acerra, di Malagrotta e di Albano, servono solo per dilapidare denaro pubblico, tanto denaro pubblico.
Come il Capo del Dipartimento Inceneritori del Comune di Roma saprà, sono finanziati con i CIP6 solo gli inceneritori che bruciano CDR (Combustibile Da Rifiuti).
Il CDR rappresenta solo il 30% dei rifiuti indifferenziati ed è composto in prevalenza da carta e plastica.
Se noi facciamo una buona raccolta differenziata della carta e della plastica, cosa rimane nel rifiuto indifferenziato per produrre CDR?
Nulla.
Ne consegue che per il Piano Cerroni è assolutamente necessario che Roma non faccia seriamente la raccolta differenziata.
Anche la Campania supera il Lazio nella raccolta differenziata.
In questo Veltroni e Rutelli hanno dato il loro grande contributo.
E Alemanno non sarà certo da meno, basta vedere i suoi primi provvedimenti:
- vanno schedati e cacciati tutti i rom, pericolosi concorrenti del signor Cerroni nel riciclo dei rifiuti;
- vanno multati e arrestati tutti quelli che provano a mettere il naso e a rovistare nei rifiuti di Cerroni.
Le dichiarazioni del Capo del Dipartimento Inceneritori del Comune di Roma confermano, però, il dubbio che abbiamo avanzato leggendo l’articolo dell’Espresso (vedi La grande corsa all’oro degli inceneritori): per arrivare al miliardo e mezzo di finanziamenti citati nell’articolo servono altri inceneritori, molti altri inceneritori, oltre quello di Malagrotta (150 milioni di euro) e quello di Albano (400 milioni di euro).
I Cerroni Boys stanno, quindi, allegramente lavorando per regalarci altri inceneritori su Roma e Provincia (già si fa strada l’ipotesi di Civitavecchia, mentre è noto che il Sindaco di Fiumicino si straccia le vesti per averne almeno uno).
Di seguito riportiamo le affermazioni più significative emerse durante l’incontro.
Il 4 agosto 2008 è stato acceso l’inceneritore di Malagrotta. Non so se c’era l’autorizzazione.
Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma (12 agosto 2008)
Nella foto allegata le prime scorie prodotte, “fresche di giornata”, consegnate dal signor Cerroni al Comune di Roma.
Dal 4 agosto 2008 tutta la città di Roma potrà godere dei benefici del nuovo inceneritore del signor Cerroni, ultimo ritrovato tecnologia Thermoselect.
Chi e come sta controllando l’inceneritore del signor Cerroni?
E’ naturalmente nella fase di accensione che avvengono i più pericolosi sforamenti di diossina, se non c’è controllo.
Vale la pena di ricordare che l’unico gassificatore in Europa costruito dalla Thermoselect a Karlsruhe è stato chiuso nel Novembre 2004 dopo aver accumulato una perdita di 500 milioni di dollari. I problemi operativi dell’impianto hanno indotto i giornali tedeschi a soprannominarlo “Thermodefect”.
Il gassificatore di Karlsruhe ha superato le emissioni ammissibili di acido cloridrico, polveri, ossidi di azoto e carbone organico totale.
I problemi operativi esibiti dal gassificatore di Karlsruhe includono una perdita di gas tossico, un’esplosione, rotture del refrattario della camera di combustione e perdite di acque contaminate.
La discarica di Malagrotta verrà innalzata di altri 10 metri e sarà in funzione per altri 15 anni.
Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma (12 agosto 2008)
No comment.
Dal piano Marrazzo restano fuori oltre un milione di tonnellate di rifiuti e che se non ci sbrighiamo a mettere in cantiere altri inceneritori oltre a quelli esistenti, compreso Malagrotta e quello di Albano di cui si sta discutendo, finiremo come a Napoli.
Capo del Dipartimento Ambiente del Comune di Roma (12 agosto 2008)
Va ricordato che Napoli è uscita dall’emergenza rifiuti senza l’utilizzo di inceneritori.
Gli inceneritori, come quello di Acerra, di Malagrotta e di Albano, servono solo per dilapidare denaro pubblico, tanto denaro pubblico.
Come il Capo del Dipartimento Inceneritori del Comune di Roma saprà, sono finanziati con i CIP6 solo gli inceneritori che bruciano CDR (Combustibile Da Rifiuti).
Il CDR rappresenta solo il 30% dei rifiuti indifferenziati ed è composto in prevalenza da carta e plastica.
Se noi facciamo una buona raccolta differenziata della carta e della plastica, cosa rimane nel rifiuto indifferenziato per produrre CDR?
Nulla.
Ne consegue che per il Piano Cerroni è assolutamente necessario che Roma non faccia seriamente la raccolta differenziata.
Anche la Campania supera il Lazio nella raccolta differenziata.
In questo Veltroni e Rutelli hanno dato il loro grande contributo.
E Alemanno non sarà certo da meno, basta vedere i suoi primi provvedimenti:
- vanno schedati e cacciati tutti i rom, pericolosi concorrenti del signor Cerroni nel riciclo dei rifiuti;
- vanno multati e arrestati tutti quelli che provano a mettere il naso e a rovistare nei rifiuti di Cerroni.
Le dichiarazioni del Capo del Dipartimento Inceneritori del Comune di Roma confermano, però, il dubbio che abbiamo avanzato leggendo l’articolo dell’Espresso (vedi La grande corsa all’oro degli inceneritori): per arrivare al miliardo e mezzo di finanziamenti citati nell’articolo servono altri inceneritori, molti altri inceneritori, oltre quello di Malagrotta (150 milioni di euro) e quello di Albano (400 milioni di euro).
I Cerroni Boys stanno, quindi, allegramente lavorando per regalarci altri inceneritori su Roma e Provincia (già si fa strada l’ipotesi di Civitavecchia, mentre è noto che il Sindaco di Fiumicino si straccia le vesti per averne almeno uno).
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