Pubblichiamo l'intervento del Prof. Genovesi
Presidente dell’Associazione “SOS Utenti”
nella trasmissione sull’inceneritore di Albano
Teleambiente, 27 luglio 2008
“Intanto una precisazione: gli inceneritori sono in assoluto una soluzione sbagliata per lo smaltimento dei rifiuti.
È chiaro che nessuno vorrebbe l’inceneritore a casa sua.
Ma non si tratta di trovare il posto giusto per fare gli inceneritori.
È sbagliata in assoluto la modalità, perché l’inceneritore è un produttore di diossina, un grosso produttore di diossina; e le diossine sono sostanze che hanno effetti addirittura sul DNA, sul genoma.
Quindi, andiamo anche molto al di là di quello che può essere l’effetto delle nano particelle o delle polveri, che hanno effetti infiammatori che possono poi produrre nel tempo fenomeni degenerativi fino al cancro, un certo tipo di cancro.
La diossina ha un effetto che si esplica a livello di DNA, quindi, un effetto che ha una ricaduta sulle generazioni successive.
La diossina ha una ricaduta nell’immediato e nel futuro.
Quindi, è un danno incalcolabile quello che effettivamente può produrre lo smaltimento dei rifiuti attraverso gli inceneritori.
Lo dimostrano le esperienze di Seveso e di molte altre parti del mondo.
Il problema dei rifiuti può essere risolto attraverso la diversificazione delle materie prime, che sarebbe estremamente facilitata se ognuno avesse il senso civico di differenziare la raccolta dei rifiuti e, quindi, di mettere nel cassonetto blu piuttosto che nel verde il metallo, il vetro, eccetera. Questo produrrebbe dei grandi vantaggi.
Nel mondo ci sono delle esperienze positive, negli Stati Uniti, a Los Angeles per esempio.
I vantaggi connessi con lo smaltimento dei rifiuti attraverso gli inceneritori sono vantaggi economici per i singoli, per quelli che hanno gli appalti per la produzione degli inceneritori.
Ho saputo ora per la prima volta che c’è un unico nome nel Lazio.
Non mi stupisce che ci siano degli interessi privati.
Non ho nulla in contrario sul fatto che lavorando si possa guadagnare.
Ma non si può assolutamente tollerare che questo guadagno avvenga sulla pelle, in questo caso proprio sulla pelle, cioè sulla salute delle persone; tra l’altro in forma assolutamente dolosa e consapevole perché chi si occupa di inceneritori sa benissimo che la diossina che l’inceneritore produce ha effetti devastanti sulla salute.
Tanto per fare un esempio: il bambino vaccinato è un soggetto al quale viene fortemente minato il sistema immunitario ed è lui che ne paga principalmente le conseguenze.
Invece, la produzione di diossina e, quindi, i danni che può subire il DNA a causa della diossina hanno effetti sulle generazioni successive, perché la madre che ha subito dei danni al livello del DNA delle sue cellule uovo produrrà un feto, un bambino, un nascituro con gravissimi danni a livello genetico, in senso di malformazioni e non solo di malformazioni.
E questo, nel caso in cui le mutazioni siano puntiformi, cioè nel caso in cui le mutazioni non siamo così eclatanti da dare mostruosità, avrà delle ricadute sulle generazioni successive in termini di cancro, in termini di malattie autoimmuni, in termini di demenza, in termini di neourodegenerazioni (parliamo di sclerosi multipla, eccetera).
Questo è quello che accade con gli inceneritori.”
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