sabato 5 luglio 2008

Robilotta sull’orlo di una crisi di nervi

Continua l’attacco dei Cerroni Boys al Sindaco di Albano, reo di aver sostenuto le tesi della popolazione di Albano contro l’inceneritore di Roncigliano.

A guidare l’attacco a Mattei è il solito Robilotta, che dichiara: “Non ho fatto come quei politici che di fronte ai cittadini dicono che sono contrari all’impianto e poi nelle segrete stanze o di notte dicono di si”.

Robilotta poi attacca Marrazzo che, ormai impegnato nella nuova trasmissione “Mi manda Cerroni”, ha brillato per trasparenza, ascolto dei cittadini e gestione democratica della cosa pubblica. In merito Robilotta dichiara: “Il presidente della Regione, nella sua qualità di Commissario, a Dicembre firma l’autorizzazione all’impianto senza dire niente a nessuno e secreta gli atti”.

Robilotta, ormai sull’orlo di una crisi di nervi, attacca anche il direttore del giornale “Cinque giorni” affermando che “diversamente da quanto dichiarato dal direttore del giornale, io non ho cambiato idea sull’utilità dell’impianto”.

Robilotta detta anche la linea dei Cerroni Boys: “Una classe dirigente degna di questo nome affronta i cittadini e spiega le ragioni del Si che sono prevalenti rispetto alle ragioni del No, spiega che inquina di più la discarica che l’impianto di termovalorizzazione, che l’emergenza è alle porte, che chi si carica di un interesse più generale ha diritto ad un ristoro.”

E infine l’ultima profezia di Robilotta: “Sono convinto che la maggioranza silenziosa non la pensa come la minoranza che protesta”.

Sono solo queste le ragioni del si?

Emergenza: nella Regione Lazio non c’è alcuna emergenza alle porte.

Discarica: gli inceneritori non sono alternativi alle discariche. L’inceneritore ha bisogno di una discarica per le ceneri, considerate rifiuto speciale e altamente pericoloso. Solo la raccolta differenziata elimina le discariche e gli inceneritori.

Ristoro: Chi si carica di un interesse più generale ha diritto ad un ristoro? Basta chiedere ai cittadini di Roncigliano e a quelli di Malagrotta, che per decenni si sono caricati di un interesse generale quale ristoro hanno ottenuto: oltre alle discariche di Cerroni anche gli inceneritori di Cerroni.

Maggioranza silenziosa: “Se compito dei primi cittadini è l’ascolto delle comunità locali e se sindaco e consiglio si sono dichiarati contrari al gassificatore, forse è perché percepiscono che la maggioranza silenziosa di Albano non la pensa proprio come l’On. Robilotta” Longo, Direttore di Cinque.

La maggioranza silenziosa, che vede aumentare ogni anno la tassa sui rifiuti, ha capito che quei soldi non servono a smaltire in modo moderno, economico ed efficiente i rifiuti, ma servono invece per generare, in regime di assoluto monopolio, centinaia di milioni di euro di utili per le oltre 50 imprese del signor Cerroni (vedi articolo apparso su “Il Sole 24 Ore” del 25 giugno 2008).

La maggioranza silenziosa, che paga il 7% di sovratassa su ogni bolletta della luce, ha capito che l’inceneritore di Albano serve solo per far accaparrare a Cerroni i fondi dei CIP 6. Altri 400 milioni di euro prelevati dalle fallimentari casse dello Stato Italiano per aumentare gli utili delle oltre 50 imprese del signor Cerroni.

La maggioranza silenziosa, che vorrebbe eliminare le discariche e gli inceneritori, ha capito che la raccolta differenziata viene bloccata nel Lazio dai Cerroni Boys.

La maggioranza silenziosa ha capito che nella Regione Lazio non esiste una classe dirigente degna di questo nome, ma solo dei Cerroni Boys.

Nessun commento: