da "Il tempo" di Emanuele Romaggioli
Inquinamento: via dal centro di Pavona il traffico pesante
Il Campidoglio si schiera a favore di comitati di Pavona.
Dopo gli incontri sull'emergenza «smog», l'assessore Calamante scrive a Piero Ambrosi, assessore alla viabilità della Provincia.
Nella sua missiva, Calamante rilancia la proposta avanzata dai comitati: vietare il traffico pesante nel centro di Pavona.
Una soluzione che la stessa Provincia aveva «sposato» in attesa della soluzione del nodo del sottopasso.
«L'asse viario di Pavona - scrive l'assessore capitolino alla mobilità - che congiuntamente alla via del Mare costituisce un asse di collegamento tra via Ardeatina e via Nettunense, è interessato da flussi di traffico importanti del tutto incompatibili con la presenza di un passaggio a livello per l'intersezione della linea Roma-Velletri. Ritengo che per attenuare il problema nell'immediato si possa prendere in considerazione la possibilità di interdire al traffico pesante via del Mare (che attraversa il centro di Pavon ndr) e via della Stazione di Pavona, con esclusione per quest'ultima del primo tratto da via Ardeatina, vista la presenza di una piccola zona industriale».
Secondo l'assessore Calamante, l'alternativa alla via del Mare è l'utilizzazione «dell'asse di via Valle Caia - via della cancelleria».
Il decongestionamento di Pavona, del resto, era stato condiviso anche dai Sindaci di Albano di Castel Gandolfo.
Ma a distanza di tempo i comitati tornano a chiedere risposte.
«Le rilevazioni effettuate dalla Provincia di Roma nel 2005 nell'ambito del progetto Piena - spiegano i comitati - avevano già confermato che a Pavona il livello di inquinamento atmosferico era arrivato a livelli allarmanti».
Altro problema è l'inquinamento acustico.
«I cittadini di Pavona che abitano sulla Via del Mare - spiega Danilo Ballanti, coordinatore dei comitati locali - sono costretti a convivere da anni con l'inquinamento acustico, visto che non riescono a sentire la televisione o a dormire tranquillamente la notte».
La questione, dunque, torna ad infiammare il dibattito civico, già particolarmente infuocato dalla questione del sottopasso.
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