Relazione tecnica sull'arsenico nelle acque distribuite da ACEA-ATO2 in zona Castelli Romani
Acea aveva dichiarato per Albano,
Ariccia, Castel Gandolfo e Velletri il rientro nei limiti della
normativa (D.L. 31/2001) entro settembre 2011, per Genzano il 30 giugno 2011,
per Lanuvio e Lariano il 31 dicembre 2012.
Per il Comune di Ariccia Acea ha dichiarato
l’avvenuta messa in funzione dell’impianto di dearsenizzazione al pozzo di
Montegentile (Monte Tondo) e l’allaccio della zona Ginestreto, Fontana di Papa,
Campoleone di Ariccia all’acquedotto Acea di Mola Cavona. In effetti il 13 maggio
2011 a via della Moletta l’arsenico (As) era sceso da 12 a 2,7 mg/L. L’analisi
del 30 ottobre 2012 (piano di rientro Acea fissato al 30 settembre 2011) nel medesimo punto di prelievo
documenta che il valore, anche se di poco, è tornato a superare i 10 mg/L.
Nel Comune di Genzano, fino all’11 marzo 2011, tre pozzi fornivano acqua con Arsenico tra 10 e 20 mg/L e con fluoro e vanadio fuori dei limiti della legge 31/2001: via Firenze, La Villa 167, Palaggi. L’8 e il 24 maggio dello stesso anno, in vista della scadenza fissata dal piano (30 giugno), il Comune ha comunicato l’avvenuta potabilizzazione di due di essi, via Firenze e Palaggi e la normalizzazione su tutto il territorio comunale.
Il 21 aprile la fontanella del giardino
pubblico di via Toscana era a 14.5 mg/L.
Il 21 luglio 2011 ossia dopo l’asserito
rientro su tutto il territorio, la stessa fontanella pubblica era a 19,8 mg/L.
La situazione monitorata il 3-5 agosto
2011 forniva risultati disomogenei, con l’acqua di via
Firenze effettivamente rientrata nei limiti e quella di via Toscana ancora al
di sopra (12 mg/L).
L’analisi del 30 ottobre 2012 indica
ancora valori disomogenei, entro i limiti per via Toscana e via Montecagnolo,
ma ancora una volta sopra
i limiti per via Ligabue in zona Montecagnoletto (11.4 mg/L).
Cecchina
di Albano e parte di Pavona
nei comuni di Albano e Castelgandolfo (in precedenza alimentati da pozzi) nel
corso del 2011 hanno cominciato a ricevere in parte acqua da una condotta Acea
proveniente dalla rete di Roma e si è registrato di conseguenza qualche
effettivo abbassamento dei valori di arsenico dopo un periodo lunghissimo di
pesanti superamenti sia di questo elemento che del fluoro (rientri dichiarati
settembre 2011).
Per quanto riguarda Cecchina di Albano
le analisi (30 ottobre 2012) danno valori ancora nei limiti per le zone
monitorate; viceversa in zona Pavona
l’acqua della fontanella presso il Golf club è tornata a superare i 10 mg/L
(11.3 mg/L).
Il Comune
di Lanuvio presenta da moltissimo tempo criticità alte per arsenico e
fluoro. Recentemente il sindaco ha emesso un’ordinanza di
interruzione dei flussi idrici in zone centrali e periferiche a seguito di
superamenti elevati (>20 mg/L) accertati dall’ARPA Lazio e ASL-RMH.
Il piano di rientro Acea, in gravissimo
ritardo per questo Comune, è fissato al 31 dicembre 2012, ossia tra pochissimo.
Non si riesce a capire come potrà ottemperare agli impegni assunti. Nel
frattempo la situazione accertata il 30-31 ottobre è la seguente: stazione di Campoleone (13.6 mg/L),
stazione di Lanuvio (12.5 mg/L), piazza C. Fontana (12.6 mg/L), via
Schiuma di Ferro (11.2 mg/L).
Per comprendere i problemi tuttora
evidenti va considerato che nel bacino idrico dei Castelli Romani (sistema
chiuso) il problema estate è spesso drammatico perché i fabbisogni della
popolazione superano largamente l’apporto degli acquedotti (Simbrivio, Doganella,
Algidosia) e in casi crescenti anche l’apporto supplementare dei pozzi diviene
insufficiente. Acea nel corso del 2011 ha riattivato pozzi altrimenti chiusi
perché pericolosi per la salute. Basta fare l’esempio di Velletri dove
nell’estate 2011, a causa della forte carenza idrica sono stati riaperti con
ordinanze del sindaco i pozzi Marmi-1 e Marmi-2 (valore medio 14,3-16 mg/L di
arsenico) e il 30 giugno il pozzo Le Corti (16,8 mg/L).
In questo Comune, malgrado i massicci
interventi dichiarati (dearsenizzatori pozzi S. Pietro, Marmi 1-2 etc.) e un
piano fissato al 31 dicembre 2011, sono stati riscontrati
nel corso del 2012 ancora superamenti dei limiti a macchia di leopardo (fonte
Acea): via Colle dei Marmi 33-81, fontanella (2 gennaio 12.7 mg/L), via Appia Nord – via della Pilara, fontanella
(2 gennaio 17.5 mg/L).
Il controllo del 30 ottobre ha
riscontrato un valore eccedente a via Grotte dell’Oro 3 (12.2 mg/L) a un anno dal rientro fissato e a ridosso della
scadenza definitiva della deroga Comunitaria (Unione Europea, 25 marzo 2011 -
20 mg/L – scadenza 31 dicembre 2012).
In sintesi, denunciamo le falsità e le pietose bugie di ACEA e dei Sindaci.
La situazione sanitaria nei Castelli Romani rimane drammatica.
ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO
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2 commenti:
Per diffusione.
http://www.eur.roma.it/il-quartiere/news/articolo/ai-castelli-romani-e-allarme-per-il-rischio-arsenico.html?no_cache=1
Ciao,
Paolo
più che un commento due domande : ma chi doveva controllare? e perchè non lo si è fatto?
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