La catastrofica situazione dei Castelli Romani
I valori dell’arsenico imposti dalla legge sono rimasti
disattesi per 10 anni e prima della norma le concentrazioni erano intorno ai 50
microgrammi, dunque è chiaro che per le popolazioni dei Castelli Romani
l’esposizione all’arsenico nelle acque non è stata occasionale, ma prolungata e
cronica e, dunque, altamente rischiosa.
Le istituzioni e i Sindaci dei Castelli Romani hanno per
anni “dolosamente” nascosto la verità ai cittadini.
Il primo studio predisposto dal “Dipartimento di
Epidemiologia” della Regione Lazio dimostra che gli effetti, in termini di
mortalità, per le popolazioni dei Castelli Romani sono allarmanti.
Nella valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute
in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle
popolazioni residenti nella Provincia di Roma, i Comuni di Ariccia, Genzano,
Velletri, Lanuvio, Albano e Castel Gandolfo si contendono un triste primato: il
primo posto come rischio di mortalità.
Per “tutte le cause di mortalità – maschi” presentano i più
alti rischi relativi di mortalità:
·
Ariccia;
·
Castel Gandolfo;
·
Albano Laziale.
Per “tutte le cause di mortalità – femmine” presentano i più
alti rischi relativi di mortalità:
·
Ariccia;
·
Genzano;
·
Albano Laziale.
Per le “Malattie del sistema circolatorio – maschi” presentano
i più alti rischi relativi di mortalità:
·
Ariccia;
·
Genzano.
Per le “Malattie del sistema circolatorio – femmine” presentano
i più alti rischi relativi di mortalità:
·
Genzano;
·
Ariccia;
·
Albano Laziale;
·
Lanuvio;
·
Velletri.
E potremmo continuare con i “Disturbi circolatori dell’encefalo”,
con le “Malattie dell’apparato respiratorio”, con i “Tumori maligni”.
Vivere in questi Comuni dei Castelli Romani espone i
cittadini a più elevati rischi di mortalità, connessi alla decennale presenza
di Arsenico nelle acque potabili e alla mancata informazione da parte delle
Istituzioni e dei Sindaci.
Le ultime analisi predisposte dai comitati dei cittadini,
che pubblicheremo nei prossimi giorni, dimostrano che la situazione è molto
pericolosa e che i rassicuranti comunicati stampa dell’Acea e dei Comuni sono miseramente
smentiti e ridotti ad una marea di pietose bugie. Appuntamento al prossimo
articolo.
Di seguito pubblichiamo i grafici con i rischi relativi di
mortalità dei Comuni dei Castelli Romani che la stampa evita di pubblicare.
Nei grafici, maggiore è il Rischio Relativo, maggiore è il pericolo
di mortalità per la popolazione del Comune.
ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO
ACQUE POTABILI: ARSENICO, MANGANESE E PIETOSE BUGIE (pubblicato il 3 agosto 2009)
La falda si è abbassata: scoppia la crisi idrica (21 agosto 2009)
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