VIVERE NELLA DISCARICA
(seconda puntata)
Gravissimi stanno diventando gli effetti sanitari della discarica di Albano sulla vita delle persone.
Per decenni migliaia di persone hanno vissuto a pochi metri dalla discarica.
A Roncigliano 2.381 persone (uomini e donne, anziani e … 313 bambini) vivono entro il raggio di un chilometro dalla discarica.
La legge regionale del 2002 prevede per le discariche una distanza minima di 1.000 metri dalle abitazioni.
Prima gli invasi I, II e III autorizzati dal Consiglio Comunale di Albano Laziale, poi gli invasi IV, V, VI, VII autorizzati dalla Regione Lazio.
Va evidenziato che molti
consiglieri comunali che hanno autorizzato gli invasi I, II e III siedono
ancora nel Consiglio o nella Giunta del Comune di Albano e sono alla sesta,
settima, ottava, nona, decima legislatura (questo argomento sarà oggetto di un
prossimo articolo sul blog).
In questi giorni, siamo venuti a conoscenza di episodi sanitari gravissimi.
Nei primi mesi dell'anno due coppie di giovani che abitano a Roncigliano, vicino la discarica, hanno dovuto interrompere la gravidanza entro il sesto mese a seguito di diagnosi prenatale di gravi malformazioni congenite.
In questi giorni, siamo venuti a conoscenza di episodi sanitari gravissimi.
Nei primi mesi dell'anno due coppie di giovani che abitano a Roncigliano, vicino la discarica, hanno dovuto interrompere la gravidanza entro il sesto mese a seguito di diagnosi prenatale di gravi malformazioni congenite.
Lo studio epidemiologico sugli effetti delle
discariche in Campania (“Trattamento dei rifiuti in Campania: impatto sulla
salute umana. Messa a punto di indicatori sintetici di pericolosità e di
esposizione ai rifiuti”), predisposto dall'Istituto Superiore di Sanità, dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, sono stati analizzati
sia i dati di mortalità sia le incidenze delle malformazioni congenite.
Nello studio epidemiologico
sugli effetti delle discariche in Campania, i casi di malformazioni congenite
sono stati rilevati tra:
· - le interruzioni
volontarie di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale di malformazioni
congenite fino alla 24° settimana di età gestionale;
- le morti
fetali dalla 20° settimana di gestazione (nati morti);
· - i nati vivi in
cui le malformazioni congenite vengono accertate alla nascita o in periodo
post-natale.
Invece, lo studio
epidemiologico sugli effetti della discarica di Albano, predisposto dalla USL
RM-E, analizza solo i dati della mortalità (da cui emerge che la discarica di
Albano provoca un aumento della mortalità femminile del 20%), mentre manca
invece completamente l’analisi delle malformazioni congenite.
Perchè questa gravissima omissione nello studio
epidemiologico sulla discarica di Albano predisposto dalla USL RM-E (la stessa USL
che ha dato parere favorevole sia per l’inceneritore sia per il VII invaso
della discarica di Albano)?
Cosa si vuole nascondere?
Quali iniziative intende prendere il Sindaco di Albano, Nicola Marini, massima autorità sanitaria del Comune a difesa degli abitanti del territorio, dopo che ha nascosto per mesi ai cittadini e ai comitati le autorizzazioni regionali del VII invaso della discarica, facendo scadere i tempi per il ricorso al TAR?
Quali iniziative intende prendere l'Assessore Regionale all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Marco Mattei, che come ex-Sindaco del Comune di Albano Laziale si è qualificato per la sua richiesta alla Regione Lazio “dell’inceneritore più grande del mondo”, come ama definirlo il signor Cerroni?
Quali iniziative intende prendere il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che in televisione afferma con convinzione che le discariche sono sicure?
Di fronte a questi episodi sanitari gravissimi è doveroso richiedere la chiusura immediata della discarica di Albano e la predisposizione di un serio e completo studio epidemiologico, coinvolgendo l'Istituto Superiore di Sanità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Cosa si vuole nascondere?
Quali iniziative intende prendere il Sindaco di Albano, Nicola Marini, massima autorità sanitaria del Comune a difesa degli abitanti del territorio, dopo che ha nascosto per mesi ai cittadini e ai comitati le autorizzazioni regionali del VII invaso della discarica, facendo scadere i tempi per il ricorso al TAR?
Quali iniziative intende prendere l'Assessore Regionale all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Marco Mattei, che come ex-Sindaco del Comune di Albano Laziale si è qualificato per la sua richiesta alla Regione Lazio “dell’inceneritore più grande del mondo”, come ama definirlo il signor Cerroni?
Quali iniziative intende prendere il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che in televisione afferma con convinzione che le discariche sono sicure?
Di fronte a questi episodi sanitari gravissimi è doveroso richiedere la chiusura immediata della discarica di Albano e la predisposizione di un serio e completo studio epidemiologico, coinvolgendo l'Istituto Superiore di Sanità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
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