domenica 31 maggio 2009

Il corteo del popolo "No Inc" contro la "bestia"


Da Nuovo Castelli Oggi
di Emanuele Romaggioli

A Roncigliano la chiamano la "bestia".

Un soprannome carico di odio scagliato contro la discarica della Pontina Ambiente, un impianto destinato all’elisir di lunga vita con la realizzazione del settimo invaso: l’ennesimo "regalo" di Marrazzo ai Castelli Romani.

Un ampliamento che segue l’autorizzazione del "colosso" brucia-rifiuti: l’inceneritore del Coema.

Così la "bestia" sarà meno sola.

E i cittadini insorgono. Alzano la voce. S’indignano.

Ieri mattina l’ennesimo corteo di protesta: una lunga marcia partita dalla scuola di Cancelliera e terminata dinnanzi ai cancelli della discarica.

All’appuntamento hanno risposto in tanti, mille o poco meno: famiglie con bimbi al seguito, membri del coordinamento no-inc e rappresentanti dei marchi Igp e Doc dei Castelli, tra cui il presidente del consorzio panificatori di Genzano.

Dai banchi del Consiglio regionale sono arrivati anche Peduzzi e Fontana.

"Siamo qui per prendere le “misure” – spiega Danilo Ballanti, tra i fondatori del coordinamento – perché oltre al gassificatore c’è la questione aperta delle distanze tra le abitazioni e la discarica di Roncigliano. La legge regionale impone una distanza minima di mille metri tra impianti di tal genere e le case, qui invece ce ne sono appena 200. E pensare che in questo quadro la Regione vuole fare l’inceneritore. Sono i soliti favori ai potenti. Ma l’assurdo degli assurdi è che c’è una proposta di legge regionale volta ad abbassare nel Lazio la distanza tra le discariche e le case già esistenti, portandola appunto a 200 metri. Praticamente una legge fatta su misura per Roncigliano. Ma chi vogliono prendere in giro?".

Il coordinamento minaccia di portare la protesta sotto casa di Cerroni, patron della Pontina Ambiente e del Consorzio Ecologico Massimetta (Co.e.ma): la cordata pro-inceneritore formata da Ama, Acea e (per l’appunto) Pontina Ambiente.

"La prossima volta – aggiunge Ballanti - andremo direttamente sotto casa di Cerroni, all’Eur, simulando una discarica sotto la sua villa, portandogli così un pò del fetore di Roncigliano".

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