IL GASSIFICATORE DI MALAGROTTA
Lo sapevate che il gassificatore in costruzione a Malagrotta si basa sulla tecnologia svizzera Thermoselect (chiamata anche Thermodefect dalla stampa tedesca) e che in Germania ha dovuto chiudere un impianto analogo per problemi operativi che hanno comportato fughe di gas tossico e pericolo di esplosione incrinature nel cemento della camera ad alte temperature provocate dalla corrosione e dal calore, e perdite di liquido da un bacino di sedimentazione che conteneva acque di scolo contaminate da cianuro?
Al momento in cui la società proprietaria EnBW decise di chiudere l'impianto nel 2004, le perdite di gestione ammontavano a 400 milioni di euro.
Per approfondimenti: http://linux-club.org/node/2709
IL GASSIFICATORE DELL'ISOLA D'ELBA
La questione dello smaltimento dei rifiuti solidi rappresenta una vera bomba ad orologeria per l'Elba, un'emergenza costante e costosa che, tra macroscopici errori e incompetenze, si protrae da quasi venti anni e rischia di portare l'Elba al collasso.
Culminò una decina d'anni fa con la realizzazione di quello che fu subito definito il "bidone al veleno", ovvero un gassificatore che non poteva funzionare in un contesto come quello elbano e che appena fu accesso diffuse nell'aria preoccupanti e insopportabili miasmi.
Naturalmente non funzionò, ma sull'impianto si aprì un contenzioso e i Comuni elbani, incredibilimente, sono ora costretti ad acquistarlo dalla società pagandolo profumatamente.
Per approfondimenti: http://www.elbaexplorer.com/notizie.asp?id=2785
L’INSIDIA DELLE POLVERI SOTTILI E DELLE NANOPARTICELLE
Vi segnaliamo una foto tratta dal DVD di Stefano Montanari.
Si tratta di un tumore del fegato.
La foto ha fatto il giro del mondo.
Per approfondimenti: http://www.sanpablog.it/?p=506
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