L'INCENERITOMETRO: promossi, bocciati e rimandati.
L'INCENERITOMETRO
L’INCENERITOMETRO è uno
strumento che è stato applicato alle dichiarazioni sugli inceneritori
rilasciate dai candidati alle prossime elezioni politiche.
Segnalateci le dichiarazioni
dei candidati in modo da poterle analizzare con l’INCENERITOMETRO.
PROMOSSI, BOCCIATI e RIMANDATI.
Promossi,
da premiare con il voto
GRILLO:
“Gli inceneritori spuntano nelle Regioni italiane come l’amanita falloide. Svettano da lontano. Oggetti di design. Ci
fanno pure le gite scolastiche. Sono i
funghi velenosi dei partiti. Non è necessario coglierli per morire. Basta
respirarli. Vengono raccomandati in televisione in programmi
condotti da presentatori imbelli”.
Rimandati:
Né carne, Né pesce
INGROIA:
“Costruiamo impianti di compostaggio invece degli inceneritori”.
DI PIETRO:intervistato da un cittadino di Cancelliera in merito alla
lotta contro l’inceneritore di Albano: “Non posso fare tutto io. Di
inceneritore ne ho anche uno proprio vicino una delle mie case”.
Bocciati,
Inceneriamoli con il voto
BERSANI:
“Nessuna alleanza con chi non vuole gli
inceneritori”.
I Compari degli inceneritori
Il 18/11/2010 il leader del Pd Bersani
irrompe nel Consiglio dei Ministri del governo Berlusconi: «Siamo contrari che
i termovalorizzatori di Napoli e Salerno siano affidati alle province». Il
ministro Maroni: «Riferirò».
VENDOLA,
alleato affidabile per Bersani, ha già autorizzato diversi inceneritori della
Mercegaglia nella Regione Puglia.
La dott.ssa Mercegaglia ringazia di cuore Vendola.
MONTI
nella sua agenda propone “un piano di
gestione dei rifiuti nazionale che preveda investimenti in nuovi efficienti
inceneritori”.
BERLUSCONI:
“Come risolvere il problema dei rifiuti a Roma? Io darei il via alla
costruzione di termovalorizzatori nella città, anche vicino agli ospedali”.
Matteo RENZI e la
tecnica degli insulti:
BERSANI E LA TECNICA DELLE MINACCE
RIFIUTI:BERSANI,GRAVE ORDINE MEDICI
EMILIA SU INCENERITORI
(ANSA) - ROMA, 4 OTT - Il ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani ha scritto una lettera a quello della Salute Livia Turco e al guardasigilli Clemente Mastella per chiedere un'indagine sulla Federazione regionale Emilia Romagna degli Ordini dei Medici chirurghi, che il 10 settembre aveva chiesto ai presidenti di provincia e ai sindaci della regione 'di non procedere alla concessione di nulla osta alla costruzione di nuovi termovalorizzatori-inceneritori’. Ne dà notizia lo stesso ministero con
un comunicato. «Sottopongo scrive Bersani nella sua missiva alla vostra
valutazione, in qualità di Ministri vigilanti, l'apprezzamento se l'iniziativa
in esame possa costituire un inammissibile sviamento dalle finalità
istituzionali e, comunque, dagli ambiti di attività consentiti dalla legge, ai
fini dell'eventuale adozione di tutte le
misure ritenute necessarie, anche non solo disciplinari, nei confronti dei
responsabili». «Appare, infatti, evidente la netta differenza fra la
legittima libera manifestazione del
pensiero di uno o più professionisti, anche riuniti e la richiesta in esame,
proveniente da una Federazione di Enti pubblici (gli Ordini) - prosegue il
ministro - vestiti dell'autorevolezza derivante dalla vigilanza nell'esercizio
della professione sanitaria, e suscettibile di paralizzare l'attività di altri
Enti pubblici rappresentativi, questi ultimi, delle Comunità locali secondo il
principio democratico sancito dalla Costituzione». «La nota, che non riporta
nessuna motivazione sostanziale - sottolinea ancora Bersani - non appare
suffragata da alcun fondamento tecnico-scientifico riconosciuto, atteso che la
realizzazione degli impianti in esame e il loro funzionamento sono disciplinati
dalle norme comunitarie e nazionali di tutela della salute e dell'ambiente».
«La descritta richiesta - prosegue il Ministro nella lettera – prescindendo dal
merito, esorbita totalmente, comunque, dall'ambito delle attribuzioni degli
ordini professionali di cui la suddetta Federazione regionale è espressione ed
appare ultronea anche rispetto alle iniziative di prevenzione menzionate
nell'articolo 5 del codice deontologico della Federazione nazionale dei
medesimi ordini. La medesima richiesta - sottolinea Bersani - appare altresì
suscettibile di procurare un grave
allarme nella popolazione interessata di ostacolare gravemente il legittimo esercizio delle competenze
amministrative di una vasta pluralità di enti pubblici locali».
Segnalateci le dichiarazioni dei candidati in modo da poterle analizzare con l’INCENERITOMETRO.
1 commento:
Ottima pagina ! messa qui http://www.amicoqua.org/?p=10401
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