Da “Il Messaggero” del 10 agosto 2012
Verrà presentata a Bruxelles la richiesta
per aprire una procedura d'infrazione
di Enrico Valentini
Non
conosce soste l’annosa vertenza dei movimenti e dei comitati cittadini
castellani contro l’ampliamento della discarica di Albano e la costruzione dell’inceneritore.
Il 13 agosto, infatti, il presidente di un comitato di Pavona, Danilo Ballanti
presenterà alla Commissione europea la richiesta formale di aprire una
procedura d’infrazione contro lo Stato italiano per la mancata osservanza
delle procedure previste per il corretto smaltimento dei rifiuti in discarica.
La richiesta del comitato prende spunto dalle precedenti note formali che
Bruxelles ha inviato in Italia tra cui l’atto di messa in mora inviato a metà
giungo del 2011 e, da ultimo, la nota licenziata il 31 maggio scorso con cui si
evidenzia che nella discarica di Malagrotta e in altri impianti della regione
vengono sversati rifiuti non pretrattati come previsto dalla normativa.
“Riteniamo,
fino a certificata prova contraria, che i rifiuti conferiti nella discarica di
Albano – spiega Danilo Ballanti, presidente del comitato Sotto terra il treno,
non i cittadini di Pavona – non subiscano, tutti o in buona parte, il
pretrattamento previsto dalle direttive comunitarie per ridurre al massimo l’inquinamento.
Alla Commissione, inoltre, abbiamo ricordato alcune, tra le varie problematiche
mai risolte nell’impianto castellano”.
In
Italia, però, alcune aziende ed esperti del settore spiegano che i rifiuti,
invece, sarebbero pretrattati tramite lo sminuzzamento o la frantumazione
garantendo un sufficiente trattamento chimico e biologico.
L’eccezione, però,
non convince la Ue che continua a ritenere le discariche fuori norma “una seria
minaccia alla salute umana e all’ambiente”.
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