giovedì 22 ottobre 2009

Via al monitoraggio dell’aria. Gasbarra chiede un referendum sull’impianto.

Cecchina: le analisi Arpa in vista della costruzione dell’inceneritore.
I comitati accolgono con distacco la notizia.

Da "Il Messaggero"
di ENRICO VALENTINI

Con la campagna straordinaria di monitoraggio dell’aria nella zona soprastante la discarica di via Roncigliano avviata ieri dall’Arpa Lazio, continua la marcia di avvicinamento alla realizzazione del contestatissimo inceneritore di Albano.

Il posizionamento di un laboratorio mobile di misurazione in via Portogallo, nei pressi della via Nettunense, concordato nella conferenza dei servizi di aprile, oltre ad acquisire e validare quotidianamente i dati sulla qualità dell’aria serve all’Arpa Lazio per realizzare l’indagine preventiva commissionata dalla Pisana prima della costruzione del gassificatore di Cecchina.

L’attività si concluderà nei primi giorni dicembre e i risultati saranno resi pubblici nei mesi successivi.

«Un impianto così importante - commenta il commissario Arpa Lazio Corrado Carrubba - deve rispettare una sostanziale compatibilità con l’ambiente circostante. Il compito dell’Agenzia - continua Carrubba - è quello di mettere a disposizione delle istituzioni e dei cittadini le informazioni utili a supportare sotto il profilo tecnico e scientifico la migliore comprensione dello scenario e di ogni altro passo».

L’indagine straordinaria dell’Arpa è stata accolta con freddezza dai comitati cittadini No Inc, dagli ambientalisti e dai rappresentanti politici locali contrari all’impianto. «Il monitoraggio dell’aria - dice Claudio Fiorani portavoce locale dei Verdi - è un fatto positivo ma non sposta di una virgola i problemi derivanti dalla costruzione dell’inceneritore. I dati sull’inquinamento, e non solo in questa zona, sono preoccupanti da tempo e la realizzazione dell’impianto, evidentemente, non può che aggravare i tanti problemi ambientali del territorio».

I comitati No inc, ancora ostinatamente impegnati ad impedire il progetto nonostante il completamento del lungo iter burocratico che ha dato il via libera ai cantieri, l’altro ieri hanno incassato importanti appoggi dal mondo politico.

Enrico Gasbarra, ex presidente della Provincia, nella rosa dei possibili candidati alla presidenza della Regione, ha chiesto di fermare il progetto e indire una consultazione pubblica.

«L’inceneritore non è una buona soluzione, su questo mi sento vicino ai comitati dei cittadini. Credo che occorra fermarsi e rivedere la situazione - dice Gasbarra - Dopo il 25 ottobre (data delle primarie del Pd, ndr) proporrò insieme agli eletti di indire subito una consultazione pubblica sull’inceneritore».

L’assessore provinciale alle Politiche del territorio e dell’ambiente Michele Civita, ieri l’altro, a margine della presentazione della raccolta porta a porta ad Ariccia ha invitato a recuperare il tempo perduto.

«Prima si parli di differenziata e poi di gassificatori - ammonisce Civita - Dobbiamo recuperare un ritardo di decenni. Nel centro di Berlino opera un gassificatore, ma lì la raccolta differenziata si pratica da trent’anni. Con la Regione abbiamo avviato un serio progetto per il riciclo che sta coinvolgendo molti comuni. Per l’anno prossimo contiamo di raggiungere risultati significativi».

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