NO ALL’INCENERITORE
Vogliono bruciare il nostro futuro
Un ecomostro in grado di trattare 227mila tonnellate di rifiuti all’anno, che emette nell’aria nanoparticelle, diossine, ossido di carbonio e di azoto, anitride solforosa. Le diossine degradano dopo decenni, si accumuleranno nel territorio circostante, sull’erba, sulle olive, sulle viti delle zone a D.O.C. Colli Albani e arriveranno a noi.
Pavona è la città più vicina all’inceneritore.
Perché i signori della discarica (Cerroni-AMA-ACEA) hanno acquistato decine di ettari di terreno a Roncigliano?
Non vogliamo diventare la discarica dei rifiuti del Lazio e della Campania.
Qual è il futuro che Marrazzo e Mattei stanno preparando per Roncigliano, per Pavona, per Albano, per i Castelli Romani?
La soluzione è rappresentata dalla raccolta differenziata.
Vogliamo lanciare da subito il compostaggio domestico.
NO alla discarica! NO all’inceneritore!
ASSEMBLEA PUBBLICA
MERCOLEDÌ 27 FEBBRAIO
ALLE ORE 20,30
Tendone dell’oratorio Arcobaleno
in Via Pescara a PAVONA
Partecipano con le presentazioni tecniche il WWF e Greenpeace.
Organizzano:
Coordinamento contro l’inceneritore di Albano (www.noinceneritorealbano.it)
Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini”
Comitato di quartiere “PavonaUNO” (www.pavonauno.it)
Pro Loco Pavona di Castel Gandolfo
Comitato “Salute e ambiente” di Via Massimetta
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