sabato 16 febbraio 2013

Per la Commissione UE la gestione dei rifiuti nel Lazio è un fallimento!!!

La relazione finale della Commissione del Parlamento europeo per le petizioni sarà approvata mercoledì 19 febbraio 2013, ma il testo non lascia dubbi: la gestione dei rifiuti nel Lazio è un fallimento!!!

I membri della Commissione Europea hanno visitato il nostro paese e sono rimasti allibiti di fronte al “vergognoso” spettacolo offerto dalle autorità regionali e provinciali, dall’incapacità e dall’inadeguatezza del Commissario Sottile, dall’incredibile monopolio del signor Cerroni su dicariche e inceneritori, da una politica fallimentare dei rifiuti di così lungo periodo, dall’assenza di confronto con le popolazioni locali.

La gestione dei rifiuti nel Lazio diventa, quindi, uno scandalo a livello europeo.
Riportiamo di seguito i passi più importanti della relazione che sarà approvata mercoledì dalla Commissione del Parlamento Europeo.


“E 'chiaro ai membri della delegazione, oltre che il ruolo e l'autorità del Commissario straordinario nel Lazio è del tutto inadeguato ai problemi reali denunciati dalla popolazione, dati i livelli stupefacenti di una cattiva gestione di lungo termine. Inoltre, poteri di emergenza sono evidentemente controproducenti e sono in flagrante violazione di molti aspetti della normativa UE sui rifiuti. Lo spettacolo di evidenti divergenze tra le autorità pubbliche regionali e provinciali è vergognoso.” 

“Le raccomandazioni delle Commissione: 

La commissione per le petizioni riconosce e conferma le gravi accuse sollevate dai cittadini firmatari in merito alle gravi lacune nella gestione dei rifiuti domestici e industriali in Italia, per i quali è richiesto un impegno ancora più forte da parte delle autorità politiche a tutti i livelli per garantire il corretto recepimento e all'applicazione della normativa e delle direttive comunitarie. Prende atto della sentenza della Corte di giustizia europea per quanto riguarda tali questioni, a seguito della procedura d'infrazione contro l'Italia da parte della Commissione europea.


- Chiede che poteri conferiti al Commissario speciale ai sensi della cosiddetta legislazione di emergenza siano immediatamente abrogati, in quanto il commissario ha dimostrato di essere inadatto alle esigenze di corretta gestione dei rifiuti.


- Sottolinea la sua profonda disapprovazione delle politiche attuate nella regione Lazio in materia di gestione dei rifiuti, e in particolare l'eccessiva dipendenza dalle discariche; ritiene inoltre che tale politica e il carattere monopolistico di gestione delle discariche ha avuto un impatto ancora più grave sulla salute e il benessere della popolazione locale ed esprime la sua profonda preoccupazione per l'apparente incapacità delle autorità regionali e provinciali di lavorare in modo più trasparente e coerente con i comuni nella realizzazione di una funzionale strategia dei rifiuti, con la partecipazione della società civile, basata sulla riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata e riciclaggio, compostaggio e bio-trattamento meccanico dei rifiuti, prima che si tenga conto di smaltimento dei rifiuti mediante incenerimento o discarica che dovrebbe essere solo l'ultima risorsa.

- Esprime la sua ferma opposizione alla designazione dei siti di Monti dell'Ortaccio e Pian dell'Olmo come impianti di discarica, dato l'impatto cumulativo di tali siti con le altre strutture esistenti e la loro vicinanza ai corsi di acqua e alle abitazioni”.


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