Pubblichiamo una lettera inviata da Acea al comune di Velletri con allegate analisi.
La lettera è da leggere perchè pare che Acea si sia accorta, solo il 10 dicembre 2010, che in alcune scuole materne di Velletri l'acqua fornita ai bambini, anche con meno di tre anni, conteneva arsenico oltre i 10 mg/L e in un caso addirittura sopra a 20.
C'è da chiedersi per quanti anni sia andata così.
Il gestore Acea era tenuto a controllare sistematicamente e capillarmente le acque anche negli anni passati e ne doveva informare il Sindaco e la ASL di competenza.
Sarebbe interessante sapere se l'ha mai fatto dal momento che non poteva ignorare che i bambini delle scuole materne non erano soggetti a deroghe!!!
Sarebbe anche interessante sapere se ASL e primo cittadino abbiano provveduto ad informare, come era loro tassativo dovere, i cittadini.
E’ evidente che ACEA ha giocato con la salute dei bambini e dei cittadini, complici le autorità locali che non hanno mai esercitato seriamente la loro funzione di controllo.
Visto che le Istituzioni (Regione, Provincia, Comuni, ASL, ACEA) non ci informano, pubblichiamo le analisi sui comuni dei Castelli Romani predisposte dai comitati e dalle associazioni.
La presenza di arsenico nelle acque è drammatica!!!
Non solo a Velletri, ma anche a Genzano, Lanuvio, Ardea, Albano, Lariano, Cisterna la presenza di arsenico supera i limiti di legge!!!
Una volta le fontane dei Castelli Romani davano il vino. Oggi con ACEA danno l’arsenico.
Quali provvedimenti intendono prendere l’Assessore Regionale all’Ambiente (Marco Mattei), l’Amministratore Delegato di ACEA (Marco Staderini), i Sindaci e le ASL dei Castelli Romani?
I cittadini non possono tollerare altre incapacità, altre omissioni, altre deroghe, altre illegalità.
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