giovedì 18 marzo 2010

Regionali: Wwf, Bonino e Polverini poco chiare su gestione rifiuti

Roma, 17 mar. - (Adnkronos)

"Restiamo in attesa di un atto di buona volonta' per conoscere su cosa vertera' la politica della gestione dei rifiuti nella regione prima della scadenza elettorale".

E' quanto si legge in una nota del Wwf Lazio.

"Proprio ieri avevamo invitato le candidate alla Presidenza della Regione Lazio a rivedere i propri impegni sulle politiche ambientali - prosegue il Wwf - Cosi' mentre da una parte vi e' un silenzio prolungato, dall'altra non arrivano elementi utili per capire su cosa vertera' la politica in materia di gestione del ciclo dei rifiuti".

"Agli elettori non e' dato capire infatti se ci sara' un chiaro impegno alla dismissione degli impianti di incenerimento gia' esistenti, come per esempio Colleferro e al blocco di quelli che in fase di realizzazione abbiano gia' presentato gravi elementi di preoccupazione, come quello di Albano - continua la nota - Non risulta altrettanto trasparente l'impegno sul tipo di raccolta differenziata a cui non viene mai attribuita perlomeno dai giornali la qualifica di 'porta a porta' o 'spinta', scelta invece inderogabile".

"Orientarsi esclusivamente sulla chiusura e riapertura di discariche - sottolinea il Wwf - non fa presagire politiche virtuose indirizzate ai principi comunitarie ma, come piu' volte ribadito, a vecchie dinamiche ormai comprese, deprecate e combattute da tutti i cittadini".

"Siamo certi - dichiara Vanessa Ranieri Presidente del Wwf Lazio - che le candidate siano attente alla qualita' di vita di tutti cittadini ed alla loro salute, nonche' alla conservazione del territorio che ambiscono a governare e torniamo quindi ad auspicare che vengano assunti impegni elettorali chiari in tal senso".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

come è successo in Campania, dove i Giudici della Corte Costituzionale hanno condannato Sindaco e dirigenti comunali ad una multa di 450.000 euro, la stessa cosa è auspicabile che avvenga quantoprima in moltissimi Comuni laziali.

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA VA FATTA PER LEGGE. Questa è in sintesi la motivazione della sentenza n. 1492/2009 emessa dalla Sezione Regionale della Campania della Corte dei Conti lo scorso 12 dicembre.
Il Decreto Legislativo 22/97 imponeva a tutti i Comuni di raggiungere almeno il 35% di raccolta differenziata entro il 2005.
La locale amministrazione se ne è infischiata provocando una catastrofe programmata attraverso il disinteresse ed ha determinato danni economici per i cittadini. In particolare sono aumentati i costi di smaltimento in discarica (ma anche per smaltirli nei termoinceneritori e/o spedirli in Germania); inoltre c'è stata una mancanza d'introiti per l'amministrazione comunale, ripianati con aumenti sulle bollette pagate dai cittadini.
Soldi in meno causati proprio dal mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata previsto dalla legge, visto che i materiali differenziati vengono venduti ai Consorzi obbligatori che li riciclano, producendo così entrate al Comune.
Più si differenzia più si guadagna. Guadagno che deve essere poi usato per rendere più efficiente il servizio e per ridurre le bollette dell'immondizia. Sono dunque innumerevoli i Sindaci che dovranno metter mano al portafoglio, visto che si preferisce il costosissimo smaltimento indifferenziato in discarica o nei termoinceneritori (garantendo lauti guadagni ai proprietari degli appalti) invece di avviare una economica e vantaggiosa raccolta differenziata a nostro favore ..

Anonimo ha detto...

Sono 604 kg a persona i rifiuti prodotti annualmente nel Lazio ..

e SONO 200.000 i POSTI DI LAVORO CHE SI POSSONO CREARE IN POCHI MESI ESTENDENDO IL PORTA A PORTA A TUTTI I CITTADINI. .. CHIEDIAMOLO !!!
separazione e ritiro dei materiali direttamente a casa è il sistema migliore: veloce, semplice ed efficace. Basta Volerlo.
Promuovere la raccolta differenziata domiciliare è una grande opportunità per creare posti di lavoro a costo ridotto per la società. Il segreto è nelle nostre mani oltre che nella presenza di amministratori capaci ma sopratutto onesti.
io separo plastica, carta, scatolette, alluminio, vetro scarti di cucina, giardinaggio; il Comune manda l'operatore a ritirarli nei giorni e ad orari prestabiliti. Certi politici e gli imprenditori danno a vedere che trattasi di attuare sforzi titanici ma è per ingrassarsi con discariche ed inceneritori. Federambiente .. dice chiaro e tondo che la differenziata con il porta a porta è più economica di discariche ed inceneritori quando supera il 50% di rifiuti raccolti. Cosa che si fa in poco tempo:
sono oltre 2000 i Comuni italiani, anche grossi, che hanno superato il 50% .. diminuendo i costi alla colletività dello smaltimento finale e, in 3 anni il modello può raggiungere un nuovo equilibrio.
Con meno di 400 milioni di euro si potrebbero creare 200.000 posti di lavoro!!!
Entro il 2008 l'Italia sarebbe dovuta arrivare al 45% di differenziata urbana, il Lazio in quella data era al 12% .. mentre a Latina non si cessa di pensare ad un inceneritore e i Catelli Romani sono un enorme crocevia di rifiuti da bruciare nell'inceneritore autorizzato ad Albano, vicino Ariccia, Aprilia, Ardea e Pomezia.
La popolazione è più pronta a cambiare che non gli amministratori comunali e stiamo raccogliendo le firme contro gli inceneritori .. cancrovalorizzatori .. e per indirizzare i rifiuti verso il Vero Riciclo che rimette in circolo le materie ripulite senza sprecare altra natura e quattrini dei cittadini. Dove va a finire la frazione secca?
Entro il 2011 le amministrazioni avranno l'obbligo di arrivare al 60% .. ai politici non interessa ..
ma .. a Noi Tutti sono certa di si .. non ci aspettiamo Vi prego le solite bugie preelettorali che vengano dalla destra dal centro o dalla sinistra servono sempre e solo a mantenersi una poltrona. Questa "brava gente" senza escludere nessuno ha ASSASSINATO la DEMOCRAZIA .. il 28 ed il 29 marzo DICIAMOGLIELO e con Tutta la Forza che abbiamo in corpo