martedì 16 aprile 2013

Assegnato il premio ambientale Goldman 2013

Il toscano Rossano Ercolini, del movimento Rifiuti zero, vincitore per l'Europa.

150mila dollari, da spendere per continuare a supportare le proprie attività, a sei attivisti ambientali in Italia, Sudafrica, Iraq, Colombia e USA.

 SAN FRANCISCO, 15 aprile 2013. La Goldman Environmental Foundation di San Francisco (USA) ha annunciato oggi i nomi dei sei vincitori del premio ambientale Goldman del 2013. Il riconoscimento è andato a sei coraggiose figure internazionali che s'impegnano quotidianamente in difesa dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità.
Il premio ambientale Goldman, alla sua 24esima edizione, viene assegnato annualmente a delle persone che si sono contraddistinte per il loro impegno ambientale, provenienti dalle sei regioni continentali abitate del pianeta. Il premio in denaro, 150mila dollari, rappresenta la più grande somma corrisposta per l’attivismo ambientale di base

Il premio è stato assegnato nel corso di una cerimonia che si è tenuta il 15 aprile 2013 presso la San Francisco Opera House. Seguirà una cerimonia più piccola presso il Ronald Reagan Building and International Trade Center di Washington, D.C., mercoledì 17 aprile 2013.

Per l'Europa, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato quest'anno, per la prima volta in 15 anni nella storia del premio, a un italianoRossano Ercolini, di Capannori (Lu), in Toscana. Rossano, un insegnante di scuola elementare, ha avviato una campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori e dato impulso in Italia al movimento nazionale Rifiuti Zero.
 La Fondazione Goldman ha voluto premiare Rossano Ercolini, poiché “quando sentì parlare dei progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo Comune, ritenne di avere la responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese”, come si legge nella motivazione del premio.
Proprio lo scorso 27 marzo è stata depositata in Corte di Cassazione la Legge d'iniziativa popolare sui Rifiuti zero, che mira a una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e si articola attorno a 5 parole chiave: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro. Da ieri, e per sei mesi, si raccolgono le firme (ne servono 50mila) a sostegno della proposta di legge, per riportare al centro della discussione politica le proposte virtuose nella gestione dei rifiuti. Per saperne di più: http://www.leggerifiutizero.it/.Insieme a Rossano Ercolini, gli altri vincitori del premio ambientale Goldman per il 2013 sono:
JONATHAN DEAL, Sud AfricaSenza alcuna esperienza nell’organizzazione delle comunità a livello di base, Jonathan Led è riuscito a condurre una campagna di successo contro l’idrofratturazione in Sud Africa, per proteggere Karoo, una regione semidesertica riconosciuta per la sua agricoltura, bellezza e fauna selvatica.
AZZAM ALWASH, Iraq Dopo aver rinunciato ad una comoda vita familiare in California, Azzam Alwash è ritornato in Iraq, un paese dilaniato dalla guerra, per guidare gli sforzi delle comunità locali di recupero dei territori paludosi, che erano stati trasformati in trombe di polvere durante il regime di Saddam Hussein.
KIMBERLY WASSERMAN, USA
Kimberly Wasserman ha guidato i residenti locali in una riuscita campagna mirata a chiudere due dei più importanti impianti a carbone del paese, e sta ora trasformando le vecchie sedi industriali di Chicago in parchi e spazi multiuso.
NOHRA PADILLA, Colombia
Ignorando i potenti opponenti politici ed una diffusa cultura di violenza, Nohra Padilla ha organizzato i raccoglitori di rifiuti colombiani, con l’intento di rendere il riciclaggio una componente legittima della gestione dei rifiuti.
ALETA BAUN, IndonesiaAttraverso l’organizzazione di centinaia di abitanti di villaggi locali per l’occupazione pacifica delle sedi di estrazione del marmo tramite “proteste ad intreccio”, Aleta Baun è riuscita ad arrestare la distruzione di terreni forestali sul Monte Mutis nell’isola di Timor.


Mentre il mondo premia le persone migliori che lottano per l'ambiente e contro gli inceneritori, i nostri politici (Marrazzo, Polverini, Alemanno, Zingaretti, Civita, Mattei, Marini, ecc. ) fanno affari con il signor Cerroni tramite i gioielli delle società partecipate AMA e ACEA per costruire l'inceneritore più grande del mondo ad Albano.



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