Il toscano Rossano Ercolini, del movimento Rifiuti zero, vincitore per l'Europa.
150mila dollari, da spendere per continuare a supportare le proprie attività, a sei attivisti ambientali in Italia, Sudafrica, Iraq, Colombia e USA.
SAN FRANCISCO, 15 aprile 2013. La Goldman Environmental Foundation di San Francisco (USA) ha annunciato oggi i nomi dei sei vincitori del premio ambientale Goldman del 2013. Il riconoscimento è andato a sei coraggiose figure internazionali che s'impegnano quotidianamente in difesa dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità.
Per l'Europa, il prestigioso
riconoscimento è stato assegnato quest'anno, per la prima volta in 15
anni nella storia del premio, a un italiano: Rossano
Ercolini, di Capannori (Lu), in Toscana.
Rossano, un insegnante di scuola elementare, ha avviato una campagna di
sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori e dato impulso in
Italia al movimento nazionale Rifiuti Zero.
La Fondazione Goldman ha voluto premiare Rossano
Ercolini, poiché “quando sentì parlare dei progetti di
edificazione dell’inceneritore nel suo Comune, ritenne di avere la
responsabilità, come educatore, di proteggere il benessere degli studenti
e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle
soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese”,
come si legge nella motivazione del premio.
Proprio lo scorso 27 marzo è stata depositata in Corte
di Cassazione la Legge d'iniziativa popolare sui Rifiuti
zero, che mira a una riforma organica del sistema di raccolta e smaltimento dei
rifiuti e si articola attorno a 5 parole chiave: sostenibilità, ambiente,
salute, partecipazione e lavoro. Da ieri, e per sei mesi, si raccolgono le
firme (ne servono 50mila) a sostegno della proposta di legge, per riportare al
centro della discussione politica le proposte virtuose nella gestione dei
rifiuti. Per saperne di più: http://www.leggerifiutizero.it/.Insieme a Rossano Ercolini, gli altri vincitori del
premio ambientale Goldman per il 2013 sono:
JONATHAN DEAL, Sud AfricaSenza alcuna esperienza nell’organizzazione delle comunità a livello di
base, Jonathan Led è riuscito a condurre una campagna di successo contro
l’idrofratturazione in Sud Africa, per proteggere Karoo, una regione
semidesertica riconosciuta per la sua agricoltura, bellezza e fauna selvatica.
AZZAM ALWASH, Iraq
Dopo aver rinunciato ad una comoda vita familiare in California, Azzam Alwash è
ritornato in Iraq, un paese dilaniato dalla guerra, per guidare gli sforzi
delle comunità locali di recupero dei territori paludosi, che erano stati
trasformati in trombe di polvere durante il regime di Saddam Hussein.
KIMBERLY WASSERMAN, USA
Kimberly Wasserman ha guidato i residenti locali in una riuscita campagna
mirata a chiudere due dei più importanti impianti a carbone del paese, e sta
ora trasformando le vecchie sedi industriali di Chicago in parchi e spazi
multiuso.
NOHRA PADILLA, Colombia
Ignorando i potenti opponenti politici ed una diffusa cultura di violenza,
Nohra Padilla ha organizzato i raccoglitori di rifiuti colombiani, con
l’intento di rendere il riciclaggio una componente legittima della gestione dei
rifiuti.
ALETA BAUN, IndonesiaAttraverso l’organizzazione di centinaia di abitanti di villaggi locali per
l’occupazione pacifica delle sedi di estrazione del marmo tramite “proteste ad
intreccio”, Aleta Baun è riuscita ad arrestare la distruzione di terreni
forestali sul Monte Mutis nell’isola di Timor.
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