domenica 9 settembre 2012

Perché Alemanno non è credibile su Cerroni

Di giorno davanti i cittadini dice di voler gestire i rifiuti senza privati, di notte fa sporchi affari con il signor Cerroni 


Oggi, nella Valle Galeria si è completamente spezzato il rapporto tra i cittadini e le istituzioni. Il Sindaco di Roma è stato pesantemente contestato. 
Mentre di giorno, davanti i cittadini esasperati da quarant’anni di soprusi da parte del signor Cerroni, ha dichiarato: «Quando ci sarà il sito, l'Ama e il comune saranno pronti a gestirlo da soli senza l'intervento dei privati», di notte il Sindaco Alemanno fa sporchi affari con il signor Cerroni.


Pubblichiamo per dovere di cronaca quello che il Sindaco Alemanno ha dichiarato all’Audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti: “La situazione deve essere inquadrata nel contesto generale: la discarica di Malagrotta, un gassificatore in funzione, a Malagrotta, e un altro in costruzione, ad Albano, sono gestiti in tutto o in parte dalla stessa società che fa capo ad un imprenditore, il dottor Cerroni, che ha un'età considerevole e non ha alcuna continuità generazionale. Questo significa che sia l'impianto di Malagrotta, da chiudere, sia gli impianti in costruzione in cui la società Colari e le partecipate hanno un ruolo di gestione diretta potrebbero creare un vuoto dal punto di vista della presenza imprenditoriale nell'area di Roma. A fronte di questo, questa amministrazione con il sostanziale avvallo anche della Regione Lazio ha più volte manifestato la volontà di agevolare l'ingresso di AMA ed eventualmente anche di ACEA, la multiservizi che gestisce il ciclo dell'acqua e dell'energia elettrica, nel ciclo dei rifiuti”.

Il Sindaco Alemanno non si preoccupa della salute dei cittadini di Malagrotta, ma è preoccupato della considerevole età del signor Cerroni (è la stessa preoccupazione che aveva l’ex assessore regionale Mario Di Carlo). 

Va segnalato al Sindaco Alemanno che l’inceneritore di Malagrotta, proprietà sempre del signor Cerroni, è stato un fallimento e non è mai entrato in funzione. 

Il Sindaco Alemanno ci dovrebbe piuttosto dire quanti soldi pubblici sono stati sperperati per seguire le follie del signor Cerroni e quanti soldi pubblici sono stati esportati illegalmente in Svizzera con la società svizzera 7-Hills, molto probabilmente per rientrare in Italia con lo scudo fiscale di Giulio Tremonti.

Di notte, quindi, il Sindaco Alemanno fa affari con Cerroni nella costruzione dell’inceneritore di Albano, impegnando in questa ennesima opera fallimentare le due più importanti società partecipate dal Comune di Roma: l’AMA e l’ACEA.

L’AMA e l’ACEA sono state impegnate dal Sindaco Alemanno nello sporco affare dell’inceneritore di Albano, su cui sta indagando la Procura di Roma, che ha anche richiesto tutti gli atti sulla discarica e sull’inceneritore di Albano alla Procura di Velletri.

L'inchiesta è nata dopo una denuncia per violazione del segreto industriale presentata qualche mese fa dai legali della società elvetica. Il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari ha affidato ai carabinieri del Noe l’incarico di accertare i fatti.

In base a quanto denunciato dalla Thermoselect, tra il 2005 e il 2006 vennero contattati da alcune società romane del settore per la vendita del brevetto. La trattativa non andò a buon fine ma poco dopo tempo alcuni ingegneri, depositari dei contenuti dei brevetto, furono assunti a Roma dalle aziende che smaltiscono i rifiuti.

Al centro dell’inchiesta della Procura di Roma ci sarebbe la denuncia che un brevetto per l’incenertore, del valore di svariate centinaia di milioni di euro, sia stato rubato alla Thermoselect. 

Sembrerebbe certo che l’impianto sia il costruendo inceneritore di Albano, di fatto il fratello gemello del fallimentare inceneritore di Malagrotta, che ad oggi non ha mai funzionato. 

Il fallimento è sempre stato il biglietto da visita della società Thermoselect: a Karlsruhe in Germania fu realizzato un inceneritore con brevetto svizzero, detenuto dalla società Thermoselect, ed è stato un fallimento. Un decennio prima la stessa tecnologia fu sperimentata a Verbania con esito disastroso perché la magistratura si accorse che le acque furono contaminate e scattarono i sigilli all’intero sito e quell’impianto sperimentale venne successivamente demolito. 

L’accusa formulata dalla Thermoselect nei confronti del signor Cerroni è assolutamente infamante.

Il signor Cerroni avrebbe corrotto alcuni ingegneri della Thermoselect per rubare i brevetti dell’inceneritore del valore di svariate centinaia di milioni di euro?

Stiamo dicendo che il signor Cerroni, accolto da tutte le istituzioni come imprenditore onesto ed affidabile, sarebbe, secondo la Thermoselect, un imprenditore dedito alla corruzione e al furto di brevetti del valore di centinaia di milioni di euro?

Stiamo dicendo che le più importanti società partecipate del Comune di Roma (l’AMA e l’ACEA) in società con il signor Cerroni stanno investendo, in un periodo di spending review, ingenti risorse pubbliche nella costruzione dell’inceneritore più grande del mondo, come ama definirlo Cerroni, sulla base di un brevetto rubato alla Thermoselect da alcuni ingegneri corrotti?     

La Procura della Repubblica di Roma ha richiesto tutti gli atti alla Procura della Repubblica di Velletri. 

La Commissione Parlamentare sulle attività illecite sul ciclo dei rifiuti ha qualcosa di serio su cui indagare.

Al signor Cerroni, accusato di furto e corruzione dalla Thermoselect, il Commissario Sottile vuole affidare a trattativa privata la nuova discarica di Roma a Monti dell’Ortaccio? 

E’ per questi motivi che le istituzioni (mal rappresentate da Clini, Sottile, Alemanno, Zingaretti, Polverini, ma potremmo aggiungere Di Carlo, Bonino, Veltroni, Rutelli, Marrazzo, Mattei, Marini) non sono più credibili di fronte ai cittadini.

Oggi a Valle Galeria, è andato in frantuni il rapporto tra i cittadini e questi incompetenti e incapaci rappresentanti delle istituzioni.

Nessun commento: