Due anni fa, l’8 febbraio 2009 la Regione Lazio iniziava un progetto molto importante: la “Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione esposta a processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei rifiuti urbani nella regione Lazio”.
L’8 febbraio 2009 è stato predisposto il “Progetto esecutivo ai sensi della DGR n. 929/08 e Legge finanziaria regionale n.31/2008 art 34”.
Il progetto prevedeva:
• La sintesi delle conoscenze scientifiche sul tema;
• Il censimento dei siti presenti nella regione Lazio;
• La stima delle emissioni relative a ciascun impianto esistente o di futura realizzazione;
• L’analisi degli effetti sulla salute della popolazione esposta ad impianti già esistenti;
• La Valutazione epidemiologica dello stato di salute dei lavoratori esposti, con lo studio sulla mortalità dei lavoratori che hanno prestato servizio nei diversi impianti della regione;
• La valutazione dello stato di salute ex-ante delle popolazioni interessate dai nuovi insediamenti;
• La progettazione e coordinamento di indagini speciali in situazioni di emergenza;
• La formazione, la comunicazione e la pubblicizzazione dei risultati;
• La realizzazione di un sito Internet dedicato al progetto che costituirà il veicolo fondamentale della comunicazione ai decisori, ai cittadini, ai tecnici, ai media.
Gli attori del progetto:
• La Direzione regionale Energia e Rifiuti, Dipartimento Territorio della Regione Lazio;
• L’ARPA Lazio;
• Il Dipartimento dei Epidemiologia della ASL Roma E.
A due anni, nessun sito Internet è stato aperto, nessuna comunicazione è stata data ai decisori, ai cittadini, ai tecnici, ai media.
Di questo imponente progetto è trapelato solo lo studio epidemiologico sulla discarica di Albano, da cui emerge il clamoroso dato sulla mortalità femminile (+20%) entro un chilometro dalla discarica. Parlare di studio epidemiologico è ridicolo: 20 paginette inviate via fax ai Comuni, nessuna nota metodologica. Ma i dati parlano chiaro: gli effetti sulla popolazione che vive entro un chilometro dalla discarica sono allarmanti.
Perché il progetto è stato insabbiato?
Quali sono le verità che devono essere nascoste per tutelare gli interessi di pochi?
Leggi il Progetto Esecutivo della Regione Lazio.
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L’8 febbraio 2009 è stato predisposto il “Progetto esecutivo ai sensi della DGR n. 929/08 e Legge finanziaria regionale n.31/2008 art 34”.
Il progetto prevedeva:
• La sintesi delle conoscenze scientifiche sul tema;
• Il censimento dei siti presenti nella regione Lazio;
• La stima delle emissioni relative a ciascun impianto esistente o di futura realizzazione;
• L’analisi degli effetti sulla salute della popolazione esposta ad impianti già esistenti;
• La Valutazione epidemiologica dello stato di salute dei lavoratori esposti, con lo studio sulla mortalità dei lavoratori che hanno prestato servizio nei diversi impianti della regione;
• La valutazione dello stato di salute ex-ante delle popolazioni interessate dai nuovi insediamenti;
• La progettazione e coordinamento di indagini speciali in situazioni di emergenza;
• La formazione, la comunicazione e la pubblicizzazione dei risultati;
• La realizzazione di un sito Internet dedicato al progetto che costituirà il veicolo fondamentale della comunicazione ai decisori, ai cittadini, ai tecnici, ai media.
Gli attori del progetto:
• La Direzione regionale Energia e Rifiuti, Dipartimento Territorio della Regione Lazio;
• L’ARPA Lazio;
• Il Dipartimento dei Epidemiologia della ASL Roma E.
A due anni, nessun sito Internet è stato aperto, nessuna comunicazione è stata data ai decisori, ai cittadini, ai tecnici, ai media.
Di questo imponente progetto è trapelato solo lo studio epidemiologico sulla discarica di Albano, da cui emerge il clamoroso dato sulla mortalità femminile (+20%) entro un chilometro dalla discarica. Parlare di studio epidemiologico è ridicolo: 20 paginette inviate via fax ai Comuni, nessuna nota metodologica. Ma i dati parlano chiaro: gli effetti sulla popolazione che vive entro un chilometro dalla discarica sono allarmanti.
Perché il progetto è stato insabbiato?
Quali sono le verità che devono essere nascoste per tutelare gli interessi di pochi?
Leggi il Progetto Esecutivo della Regione Lazio.
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