mercoledì 24 giugno 2009

Partito il confronto con Marrazzo sull’inceneritore di Albano

In data 23 giugno 2009 si è tenuto il primo incontro tra il Presidente della Regione Lazio Marrazzo e il Coordinamento contro l’inceneritore di Albano.

Al tavolo erano presenti anche il VicePresidente della Regione Montino, l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Roma Civita, l’Arpa Lazio, la USL RM-E, il Sindaco di Albano Mattei.

Clamorosa l’assenza dei responsabili sanitari della ASL RM-H, quella di Albano, pare troppo indisciplinati a causa del loro parere contrario sull’inceneritore di Albano.

Il coordinamento ha consegnato un documento “Le 26 ragioni dell’opposizione al progetto di inceneritore di Albano (in sintesi)” che alleghiamo.

Il Presidente Marrazzo si è impegnato a rispondere alle osservazioni riportate nel documento nella prossima riunione prevista per il giorno 16 luglio 2009.

“Se emergeranno cose nuove rispetto a quanto già esaminato nell’iter amministrativo, le autorizzazioni potranno essere ridiscusse” ha precisato Marrazzo.

Nel corso della riunione il Presidente della Regione Lazio ha anche sottolineato che “l’inceneritore di Albano è stato richiesto dai Sindaci dei Castelli Romani”.

Il Sindaco di Albano Mattei, quello che di giorno dice di NO e di notte dice di SI, visibilmente turbato dalle affermazioni del Presidente della Regione, ha meglio spiegato la posizione dei Sindaci dei Castelli Romani, precisando di custodire con cura le firme dei suoi colleghi che hanno sottoscritto la missiva.

Pare, infatti, che molti di loro siano stati colti da gravi forme di amnesia, per cui siamo costretti a ricordare l’elenco dei Sindaci “inceneritoristi” a memoria degli stessi e delle generazioni future: Marco Mattei (Albano), Carlo Eufemi (Ardea), Emilio Cianfanelli (Ariccia), Maurizio Colacchi (Castel Gandolfo), Enzo Ercolani (Genzano), Umberto Leoni (Lanuvio), Adriano Palozzi (Marino), Alessandro Biaggi (Nemi), Pasquale Boccia (Rocca di Papa).

A seguito di una lettera della Regione Lazio che vietava espressamente lo stoccaggio delle ecoballe di CDR (il cosiddetto Combustibile da Rifiuti), i nostri Sindaci, invece di puntare con decisione alla raccolta differenziata e ai centri di riciclo tipo Vedelago, hanno pensato bene di chiedere alla Regione Lazio un impiantino di incenerimento da collocare in zona, dimensionato rispetto alle esigenze locali.

Il Sindaco di Albano Mattei ha anche sottolineato che nella lettera non è stata identificata con precisione la localizzazione del sito (come se facesse una qualche differenza per la popolazione dei Castelli Romani vedersi posizionare un inceneritore, che produce nano particelle e diossine, a Pomezia piuttosto che a Genzano, a Marino piuttosto che ad Ariccia, ad Albano piuttosto che ad Ardea).

Oggi, però, Marrazzo e gli stessi Sindaci giurano di puntare alla raccolta differenziata, per cui oltre al danno anche la beffa: differenzieremo con cura i nostri rifiuti, ma avremo sul nostro territorio l’inceneritore più grande del mondo, come AMA definirlo Cerroni, che brucierà CDR proveniente da tutta la Regione e, vista la vicinanza con la linea ferroviaria Roma-Napoli, forse anche un pò di buon CDR della Campania.

Certo, come ci ha fatto osservare un consigliere del Presidente a latere della riunione, come si fa a collocare tutti e quattro gli inceneritori previsti dal Piano Marrazzo (Malagrotta, Albano, Colleferro e San Vittore) solo nella zona a Sud della regione?

In effetti, possiamo solo immaginare quanto ci costerà portare “a spasso” per la regione, da Nord a Sud, tonnellate di rifiuti e di CDR, tutti i santi giorni!!!

Forse sarà il caso di fornire una cartina della Regione Lazio al nostro caro Presidente.


Rassegna Stampa sull'incontro:
Per la prima volta i "No Inc" in Regione faccia a faccia con Marrazzo (CastelliNew.it)

Nessun commento: