martedì 29 gennaio 2008

Una boccata d'ossigeno da 400 milioni di euro

MATTEI, MARRAZZO E GASBARRA
UNITI IN UN DISEGNO SCELLERATO CONTRO PAVONA?

Per mesi i cittadini e i comitati si sono battuti
contro lo scempio dei sottopassi stradali e
per affermare un serio ed importante progetto
di riqualificazione e di valorizzazione di Pavona
attraverso l’interramento della linea ferroviaria.

Per mesi ci siamo impegnati per reperire i fondi necessari
per l’interramento della linea ferroviaria,
con riunioni in Regione, incontri alla Provincia,
contatti con rappresentanti del Governo e con parlamentari,
e tutti ci hanno detto che il problema era reperire i finanziamenti
(solo 20 milioni di euro).

Le istituzioni (Mattei, Marrazzo, Gasbarra)
non hanno risposto alla richiesta di un Paese intero
che chiede un progetto nuovo per Pavona.

Le stesse istituzioni (Mattei, Marrazzo, Gasbarra)
ci vogliono adesso convincere che il nostro territorio
ha bisogno di un inceneritore a Roncigliano,
a pochi passi dalla città di Pavona.

A cosa serve un inceneritore?

A bruciare i nostri rifiuti?

No, senza raccolta differenziata un inceneritore non serve a nulla.
I giornali riportano che “il combustibile per inceneritori prodotto
dalla discarica di Cecchina è di qualità talmente bassa
da essere rifiutato dagli inceneritori di Colleferro
(i quali bruciano rifiuti dal Piemonte e dalla Toscana)”.

Il comune di Albano Laziale
è uno dei comuni più arretrati d’Italia
nella raccolta differenziata dei rifiuti.

Per agevolare i “signori” delle discariche
il Comune di Albano Laziale nulla ha fatto
per la raccolta differenziata dei rifiuti.

Ma allora a cosa serve un inceneritore?

Ad ottenere i fondi del CIP 6 (valutabili intorno a 400 milioni di euro in otto anni).

400 milioni di euro saranno pure una bella boccata d’ossigeno per Mattei, Marrazzo e Gasbarra,
ma quale sarà la qualità dell’aria che respireremo noi?

Pavona si ribella all’idea di diventare la discarica della Regione Lazio
e rilancia il progetto di interramento della linea ferroviaria
per riqualificare e valorizzare per davvero la città e il territorio.

domenica 6 gennaio 2008

Sottopasso, battaglia col Comune

Il Messaggero

Pavona

I comitati dei cittadini di Pavona contrari ai sottopassi stradali, tornano a polemizzare duramente con il Comune di Albano a seguito della decisione di indire la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori. «Il sindaco e il consiglio comunale - denunciano i rappresentanti dei due comitati Pavona Uno e Sotto terra il treno, non i cittadini - calpestano la volontà dei residenti e rischiano di affossare definitivamente il progetto di interramento della linea ferroviaria».
Forti di migliaia di adesioni ottenute dai residenti, i comitati dopo aver bloccato l’iniziale progetto per un più utile interramento della linea Roma-Velletri con la realizzazione del sottopassaggio ferroviario, avevano ottenuto il sostegno anche da molti rappresentanti istituzionali della Regione, della Provincia e dai Comuni interessati dall’opera.
La decisione del consiglio comunale di Albano - motivata dal sindaco Marco Mattei con la necessità di evitare la perdita degli oltre nove milioni di euro finanziati dai fondi Tav - riaccende così una protesta che i comitati preannunciano più “calda” e rumorosa delle precedenti.

E.Val.