sabato 12 dicembre 2015

Articolo del Messaggero sul ricorso al TAR contro il sottopsso di Via Pian Savelli

Oggi il Messaggero ha pubblicato un puntuale articolo sul ricorso al TAR dei cittadini e degli operatori economici di Pavona contro il sottopasso stradale di Via Pian Savelli.

Il Messaggero sottolinea che il prezzo dell’opera è magicamente lievitato da due milioni e mezzo di euro del vecchio progetto fino ad arrivare a quasi otto milioni di euro e che manca la VIA (la Valutazione di Impatto Ambientale) su un progetto così devastante per la città di Pavona.

Al giornale l’amministrazione comunale (in forma anonima) ha dichiarato che “punta molto sul progetto per riqualificare quello che rimane dell’area artigianale e industriale di Pavona”.

Queste “lunari” affermazioni degli amministratori di Albano dimostrano l’inconsistenza del progetto del sottopasso di Via Pian Savelli e della loro visione per il futuro di Pavona.

La zona industriale, imposta dall’amministrazione di Albano a ridosso del centro abitato di Pavona, ha creato solo una marea di problemi alla città (il caso della Zincal ne è stato uno storico esempio).

Oggi molti operatori economici stanno investendo con soldi propri su importanti progetti di riconversione dei vecchi capannoni industriali con strutture di servizio (palestre, parchi giochi per i bambini e strutture alberghiere).

Gli amministratori di Albano, invece, dopo averci regalato una zona industriale a ridosso del centro abitato, adesso vogliono regalarci con soldi pubblici un’opera inutile e costosissima, con una galleria sottoterra di 130 metri e uno scavo imponente di quasi 500 metri su Via Pian Savelli, un’opera devastante per la vita sociale ed economica di Pavona che rischia di penalizzare pesantemente i veri progetti di riconversione della zona industriale che gli operatori economici di Pavona stanno sostenendo.

Basta questi regali devastanti!!!

L’unico serio progetto di riqualificazione di Pavona è rappresentato dall’interramento della linea ferroviaria.
 



 

venerdì 23 ottobre 2015

I ritardi nella raccolta differenziata nei comuni dei Castelli Romani

Articolo pubblicato da "Il Messaggero" il 23 ottobre 2015.


martedì 20 ottobre 2015

Albano, i comitati al TAR: no al sottopasso


Oggi "Il Messaggero" ha pubblicato un articolo sul ricorso al TAR del comitato "Sotto terra il treno, non i cittadini" contro il sottopasso di Via Pian Savelli a Pavona.


 

sabato 10 ottobre 2015

Ricorso al TAR contro gli atti amministrativi del costoso, dannoso, pericoloso ed inutile sottopasso di Via Pian Savelli

Nel 2003 le promesse elettorali del Sindaco Mattei.
Nel 2015 le promesse elettorali del Sindaco Marini.
Finite le campagne elettorali nessun lavoro è iniziato.
L’analisi dei legali del Comitato “Sotto terra il treno, non i cittadini” ha evidenziato gravissime carenze e macroscopici errori nell’iter autorizzativo dell’opera.
Basta con le promesse elettorali e con lo sperpero di denaro pubblico. Rilanciamo il progetto di interramento della linea ferroviaria per risolvere nel modo migliore e in maniera definitiva il problema dei passaggi a livello a Pavona.

    Veduta del progetto di interramento della ferrovia ferroviaria a Pavona


domenica 21 dicembre 2014

Continua lo sperpero di denaro pubblico
con il sottopasso di Via Pian Savelli
Quello che il Comune di Albano Laziale non dice ….

Per la campagna elettorale del 2003 il Sindaco Mattei annunciava l’inizio dei lavori per il sottopasso di Via Pian Savelli, per una spesa complessiva di euro 2.582.284,47 (di cui €1.842.794,92 per lavori e oneri sicurezza). L’opera è stata appaltata, ma non è mai stata realizzata. Il Tribunale di Velletri ha condannato il Comune di Albano Laziale al risarcimento del danno a favore dell’impresa appaltatrice (il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna) per l’importo di € 375.515,81. In sintesi, il Comune di Albano Laziale ha dilapidato circa 375.000 euro dei nostri soldi per organizzare la rielezione di Mattei nel 2003.

Perché l’opera non è stata realizzata nel 2003?

domenica 2 febbraio 2014

I pranzi e le cene del signor Cerroni con i politici

Il pm ha depositato una ulteriore memoria sull’ascesa del «Supremo»
Le relazioni con i politici
I rapporti politici, scrivevano i Carabinieri del Noe, sono stati la base su cui Cerroni ha costruito il suo impero: «Era chiaro che tale capacità di contatto, sviluppata da Cerroni, si era estrinsecata attraverso svariati rapporti interpersonali correnti tra l’interessato ed esponenti sia della pubblica amministrazione sia del comparto politico».
I rapporti con deputati, senatori e consiglieri regionali, ma anche provinciali e regionali
Questa volta, i rapporti con deputati, senatori e consigliere regionali, ma anche provinciali e comunali entrano nella memoria di 500 pagine che il pm Albero Galanti ha depositato al Riesame.
Come blog sono anni che scriviamo dei pranzi del signor Cerroni con diversi rappresentanti del Comune di Albano Laziale!!!!
E’ bene ricordare alle future generazioni e ai magistrati l’elenco dei Sindaci dei Castelli Romani che hanno firmato il documento di richiesta dell’inceneritore di Albano: Marco Mattei (Albano), Carlo Eufemi (Ardea), Emilio Cianfanelli (Ariccia), Maurizio Colacchi (Castel Gandolfo), Enzo Ercolani (Genzano), Umberto Leoni (Lanuvio), Adriano Palozzi (Marino), Alessandro Biaggi (Nemi), Pasquale Boccia (Rocca di Papa).

giovedì 30 gennaio 2014

Il castello vuoto popolato di fantasmi

IL “COORDINAMENTO NO INCENERITORE DI ALBANO” DOPPIAMENTE BEFFATO DALLE ISTITUZIONI COMUNALI DOPO LO 'SCANDALO-RIFIUTI' DI CERRONI & CO.

di Elena Taglieri

Aspetto con una certa curiosità l'uscita del prossimo numero di “AlbanoinComune” il mensile del Comune di Albano Laziale che quasi sicuramente avrà un editoriale o quanto meno uno spazio nutrito riguardante il recente 'scandalo- rifiuti' che ha portato (finalmente) all'arresto di Manlio Cerroni ed altri 'compagni di merenda', oltre a coinvolgere numerosi personaggi, per il momento indagati, ma si spera a breve imputati. Mi chiedo però se nel giornalino comunale la Giunta di Albano avrà la sincerità di raccontare ai cittadini come si sia comportata nei confronti del “Coordinamento contro l'inceneritore di Albano”, vero ed unico motore di azione, che ha determinato fortemente la scoperta di una situazione delinquenziale attorno alla questione rifiuti non solo dei Castelli ma di tutto il circuito facente capo e diramatosi dalla figura di Manlio Cerroni.
 

giovedì 23 gennaio 2014

Lo scandalo rifiuti: i politici al telefono

Il quadro inquietante dei rapporti strettissimi tra i politici e il signor Cerroni
Zingaretti era il più importante sponsor per la nomina dell'inquisito Di Carlo ad assessore ai rifiuti nella Regione Lazio.
Zaratti che si vede a quattr'occhi con Cerroni.
Carella che informa Cerroni che per l'inceneritore di Albano "loro (Zaratti NDR) voteranno contro.. è tutto concordato».
La Commissione Parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti che scrive sotto dettatura: "l'unica efficienza che ci sta nel Lazio sono gli impianti di Malagrotta".
Di seguito riportiamo l'ottimo articolo pubblicato dal giornale "Il Messaggero".

martedì 21 gennaio 2014

I conti truccati della discarica di Albano: il mistero dei fondi post-mortem

Nei bilanci della discarica di Albano il signor Cerroni non ha mai accantonato i fondi per la gestione post-mortem, stimati in 10 milioni di euro 
 
In un Paese normale, le istituzioni dovrebbero lavorare per far rispettare le regole e le leggi, soprattutto quelle in difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente.
Da sempre di fronte al signor Cerroni le istituzioni si inginocchiano, le regole vengono ossequiosamente accantonate e le leggi scandalosamente calpestate.
L’indagine che sta portando avanti la Procura di Roma contro Cerroni e i suoi 21 boys è molto coraggiosa, ma ha trascurato aspetti importantissimi su cui è il caso di soffermarci.
 
In questo articolo affronteremo il tema dei fondi post-mortem che misteriosamente sono assenti dai bilanci della Pontina Ambiente, la società del signor Cerroni che gestisce la discarica di Albano.
 

sabato 18 gennaio 2014

Il monopolio del signor Cerroni, tra i favori alla politica spuntano anche i soldi all’estero

In questa settimana sono stati pubblicati numerosi articoli sullo scandalo dei rifiuti nel Lazio, sul “Supremo” e sui Cerroni Boys (politici, funzionari delle istituzioni, portaborse e faccendieri).

In particolare, va segnalato un importante articolo pubblicato da “Il Messaggero”, il giornale più attento in questa settimana, che riporta di conti e soldi all’estero per corrompere la politica e le istituzioni.

Dirigenti pubblici della Regione Lazio e dell’ARPA che spendevano cifre assolutamente strabilianti: Spagnoli è riuscito a spendere tre milioni di euro in un quinquennio (e questa è molto probabilmente solo la parte “tracciabile” delle spesuccie dei Cerroni Boys).    

sabato 11 gennaio 2014

Scopri chi è veramente il signor Cerroni...

Guarda il film documentario TOXIC EUROPE !!!!



     
"Toxic Europe" è il vincitore del "Best International Organised Crime Report Award 2011" (BIOCR) ed era uno dei quattro progetti di documentario selezionati e co-prodotti da FLARE network, Associazione Ilaria Alpi e Novaya Gazeta per il concorso "BIOCR". E' inoltre stato co-prodotto dal quotidiano online dailyblog.it (oggi Abruzzonews.it) e dall'Associazione di Giornalismo Investigativo (AGI).

Il “Supremo” era generoso con tutti (politici e funzionari)


Il signor Cerroni interveniva di persona «ai massimi livelli» con deputati e politici ma anche piccoli funzionari  

Articolo pubblicato dal “Corriere della Sera”.

Dal leader massimo al funzionario minimo. Generoso con tutti, Manlio Cerroni, interveniva di persona «ai massimi livelli». Deputati, politici, consiglieri di lungo corso, rappresentanti delle istituzioni, piccoli funzionari. Tra le pieghe di un’inchiesta che ricostruisce lo smaltimento dei rifiuti negli ultimi anni figurerebbero anche tangenti, regali, «dazioni» e benefici al «potente» di turno. Nei prossimi giorni la procura depositerà altro materiale (informative, intercettazioni) che documenta finanziamenti e favori a beneficio di questo o quel politico.

Le prime intercettazioni del signor Cerroni: il mondo politico comincia a tremare!!!

Roma & rifiuti: la rete di Cerroni, il ruolo dei politici e quella donazione a Ronchi

Finito ai domiciliari per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di immondizia, il re di Malagrotta poteva contare su un sistema fatto di rapporti con parlamentari, funzionari e commissari. Tutti disponibili

 
Articolo tratto dal giornale "Il Fatto Quotidiano"



giovedì 9 gennaio 2014

Arrestato il "Supremo"

IL COMUNICATO DEI CARABINIERI
TUTTI I DETTAGLI
In data odierna, militari del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal G.I.P. Massimo BATTISTINI nell’ambito del P.P. 7449/2008 R.G.N.R., procedimento in cui convergono diversi filoni di indagine sviluppati dai militari dei N.O.E. e dalla Sezione Operativa Centrale dal 2008 sino ad oggi, ed a cui ha collaborato anche la Procura della Repubblica di Velletri.

venerdì 27 dicembre 2013

PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI


Dopo Albano anche a Colleferro i comitati denunciano gli amministratori alla Corte dei Conti per la mancata raccolta differenziata

 

Mentre a Roma il Sindaco Marino sta sperimentando nuove tecniche per la raccolta differenziata dei rifiuti, la Rete per la Tutela della Valle del Sacco e il Comitato Residenti Colleferro hanno presentato in data 21 dicembre 2013 un esposto-denuncia alla Corte dei Conti della Regione Lazio contro l’Amministrazione comunale di Colleferro per il mancato raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata (RD) fissate dalla Legge n. 152/2006.