venerdì 25 maggio 2012

La discarica di Albano è la causa di gravi malformazioni congenite?


VIVERE NELLA DISCARICA (seconda puntata)

Gravissimi stanno diventando gli effetti sanitari della discarica di Albano sulla vita delle persone.

Per decenni migliaia di persone hanno vissuto a pochi metri dalla discarica.

A Roncigliano 2.381 persone (uomini e donne, anziani e … 313 bambini) vivono entro il raggio di un chilometro dalla discarica.

La legge regionale del 2002 prevede per le discariche una distanza minima di 1.000 metri dalle abitazioni.

Prima gli invasi I, II e III autorizzati dal Consiglio Comunale di Albano Laziale, poi gli invasi IV, V, VI, VII autorizzati dalla Regione Lazio.

Va evidenziato che molti consiglieri comunali che hanno autorizzato gli invasi I, II e III siedono ancora nel Consiglio o nella Giunta del Comune di Albano e sono alla sesta, settima, ottava, nona, decima legislatura (questo argomento sarà oggetto di un prossimo articolo sul blog).

In questi giorni, siamo venuti a conoscenza di episodi sanitari gravissimi.

Nei primi mesi dell'anno due coppie di giovani che abitano a Roncigliano, vicino la discarica, hanno dovuto interrompere la gravidanza entro il sesto mese a seguito di diagnosi prenatale di gravi malformazioni congenite.

Lo studio epidemiologico sugli effetti delle discariche in Campania (“Trattamento dei rifiuti in Campania: impatto sulla salute umana. Messa a punto di indicatori sintetici di pericolosità e di esposizione ai rifiuti”), predisposto dall'Istituto Superiore di Sanità, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, sono stati analizzati sia i dati di mortalità sia le incidenze delle malformazioni congenite.

Nello studio epidemiologico sugli effetti delle discariche in Campania, i casi di malformazioni congenite sono stati rilevati tra:
·        - le interruzioni volontarie di gravidanza a seguito di diagnosi prenatale di malformazioni congenite fino alla 24° settimana di età gestionale;
      - le morti fetali dalla 20° settimana di gestazione (nati morti);
·        - i nati vivi in cui le malformazioni congenite vengono accertate alla nascita o in periodo post-natale. 

Invece, lo studio epidemiologico sugli effetti della discarica di Albano, predisposto dalla USL RM-E, analizza solo i dati della mortalità (da cui emerge che la discarica di Albano provoca un aumento della mortalità femminile del 20%), mentre manca invece completamente l’analisi delle malformazioni congenite.

Perchè questa gravissima omissione nello studio epidemiologico sulla discarica di Albano predisposto dalla USL RM-E (la stessa USL che ha dato parere favorevole sia per l’inceneritore sia per il VII invaso della discarica di Albano)?

Cosa si vuole nascondere?

Quali iniziative intende prendere il Sindaco di Albano, Nicola Marini, massima autorità sanitaria del Comune a difesa degli abitanti del territorio, dopo che ha nascosto per mesi ai cittadini e ai comitati le autorizzazioni regionali del VII invaso della discarica, facendo scadere i tempi per il ricorso al TAR?

Quali iniziative intende prendere l'Assessore Regionale all'Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile, Marco Mattei, che come ex-Sindaco del Comune di Albano Laziale si è qualificato per la sua richiesta alla Regione Lazio “dell’inceneritore più grande del mondo”, come ama definirlo il signor Cerroni?

Quali iniziative intende prendere il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che in televisione afferma con convinzione che le discariche sono sicure?

Di fronte a questi episodi sanitari gravissimi è doveroso richiedere la chiusura immediata della discarica di Albano e la predisposizione di un serio e completo studio epidemiologico, coinvolgendo l'Istituto Superiore di Sanità, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

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