Oggi il Messaggero ha pubblicato un puntuale articolo sul ricorso al
TAR dei cittadini e degli operatori economici di Pavona contro il sottopasso
stradale di Via Pian Savelli.
Il Messaggero sottolinea che il prezzo dell’opera è magicamente lievitato da due milioni e mezzo di euro del vecchio progetto fino ad arrivare a quasi otto milioni di euro e che manca la VIA (la Valutazione di Impatto Ambientale) su un progetto così devastante per la città di Pavona.
Al giornale l’amministrazione comunale (in forma anonima) ha dichiarato che “punta molto sul progetto per riqualificare quello che rimane dell’area artigianale e industriale di Pavona”.
Queste “lunari” affermazioni degli amministratori di Albano dimostrano l’inconsistenza del progetto del sottopasso di Via Pian Savelli e della loro visione per il futuro di Pavona.
La zona industriale, imposta dall’amministrazione di Albano a ridosso del centro abitato di Pavona, ha creato solo una marea di problemi alla città (il caso della Zincal ne è stato uno storico esempio).
Oggi molti operatori economici stanno investendo con soldi propri su importanti progetti di riconversione dei vecchi capannoni industriali con strutture di servizio (palestre, parchi giochi per i bambini e strutture alberghiere).
Gli amministratori di Albano, invece, dopo averci regalato una zona industriale a ridosso del centro abitato, adesso vogliono regalarci con soldi pubblici un’opera inutile e costosissima, con una galleria sottoterra di 130 metri e uno scavo imponente di quasi 500 metri su Via Pian Savelli, un’opera devastante per la vita sociale ed economica di Pavona che rischia di penalizzare pesantemente i veri progetti di riconversione della zona industriale che gli operatori economici di Pavona stanno sostenendo.
Basta questi regali devastanti!!!
L’unico serio progetto di riqualificazione di Pavona è rappresentato dall’interramento della linea ferroviaria.
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Il Messaggero sottolinea che il prezzo dell’opera è magicamente lievitato da due milioni e mezzo di euro del vecchio progetto fino ad arrivare a quasi otto milioni di euro e che manca la VIA (la Valutazione di Impatto Ambientale) su un progetto così devastante per la città di Pavona.
Al giornale l’amministrazione comunale (in forma anonima) ha dichiarato che “punta molto sul progetto per riqualificare quello che rimane dell’area artigianale e industriale di Pavona”.
Queste “lunari” affermazioni degli amministratori di Albano dimostrano l’inconsistenza del progetto del sottopasso di Via Pian Savelli e della loro visione per il futuro di Pavona.
La zona industriale, imposta dall’amministrazione di Albano a ridosso del centro abitato di Pavona, ha creato solo una marea di problemi alla città (il caso della Zincal ne è stato uno storico esempio).
Oggi molti operatori economici stanno investendo con soldi propri su importanti progetti di riconversione dei vecchi capannoni industriali con strutture di servizio (palestre, parchi giochi per i bambini e strutture alberghiere).
Gli amministratori di Albano, invece, dopo averci regalato una zona industriale a ridosso del centro abitato, adesso vogliono regalarci con soldi pubblici un’opera inutile e costosissima, con una galleria sottoterra di 130 metri e uno scavo imponente di quasi 500 metri su Via Pian Savelli, un’opera devastante per la vita sociale ed economica di Pavona che rischia di penalizzare pesantemente i veri progetti di riconversione della zona industriale che gli operatori economici di Pavona stanno sostenendo.
Basta questi regali devastanti!!!
L’unico serio progetto di riqualificazione di Pavona è rappresentato dall’interramento della linea ferroviaria.